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Modifica del Padre Nostro: da Qumran un indizio storico?
Seppure i testi ritrovati siano vetero-testamentari, si coglie il senso di «prova» L’importanza dei ritrovamenti di Qumran è ben nota a tutti, ma gli approfondimenti sui testi frammentari rinvenuti non cessano di dispensare notizie. Occorre stabilire innanzitutto il contesto storico. Il Canone della Chiesa Cattolica fu stabilito nei Concili di Basilea, Ferrara e Firenze (1431-1449) e fissato nel Concilio di Trento (1545-1563). Al tempo di Gesù non vi era alcun canone formale per gli Ebrei, e le correnti di pensiero erano moltissime, tra cui troviamo anche quella essena. Tra i testi rinvenuti a Qumran ve ne sono alcuni che non conoscevamo, tra cui il Rotolo della Guerra (1QM) e il…
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I protagonisti della Bibbia. 17 – Acsa, la più «impertinente»
Una donna che si erge a modello e reclama la propria autonomia Il Libro dei Giudici ci presenta vari spunti di riflessione, tra cui emerge una lettura assolutamente particolare circa la figura femminile dell’epoca di riferimento. In questo contesto si afferma la figura di una donna certamente intraprendente, che il prof. Don Gabriele Maria Corini ha sottolineato nel suo testo «Donne impertinenti» in accezione di «non pertinenza» a comuni canoni. Acsa si può definire il prototipo delle donne «impertinenti» nel senso indicato, perché da oggetto, come purtroppo era considerato il genere femminile del tempo, si erge a soggetto e addirittura a protagonista. Siamo in tempo di guerra per la tribù…
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Gesù ci indica la priorità
Non dobbiamo rinunciare alla nostra umanità, ma ricordare che Dio è più importante Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».(Dalla liturgia). Uno scriba, affascinato dalle parole di Gesù, si decide a seguirlo. Gesù sembra smontarlo. Gli fa presente che la missione non è una cosa comoda, da scegliere per assicurarsi un futuro tutelato e tranquillo. Occorre affrontarla con la consapevolezza di poter incontrare delle difficoltà e con la volontà di superarle. Ad un altro discepolo dice…
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La concubina del levita: dove porta la lontananza da Dio
Degrado, perdita di identità e guerra: le conseguenze dell’idolatria Prendiamo ancora una volta spunto dal Libro dei Giudici per indagare su alcuni aspetti che appaiono nell’Antico Testamento in riferimento al comportamento degli Israeliti, ma che fanno da preludio teologico al Cristianesimo. Tutto il libro è indirizzato a fornire una chiara visione di quanto accade a Israele a mano a mano che essa si è allontanata da Dio, e lo ha perso come riferimento univoco. La storia narrata è così importante sotto questo aspetto esegetico, che alcuni studiosi hanno ritenuto che l’ultima parte, quella più cruenta e malvagia, sia stata scritta in età postuma per dare la giustificazione dell’avvento della monarchia,…
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Libro dei Giudici, esegesi e importanza della donna
Redatto circa nel VII-VI secolo a.C. riporta eventi riferiti a 6 secoli prima Il Libro dei Giudici si presta facilmente all’esercizio dell’esegesi, in quanto presenta aspetti che si indagano con semplicità attraverso i livelli necessari, che sono: linguistico, narrativo e attualizzante. Possiamo dunque applicare i tre metodi: storico-critico, narrativo-narratologico e teologico-spirituale. È la narrazione di come in Israele crebbero corruzione e degrado fino ad arrivare alla guerra civile che provocò l’avvento della monarchia. Dimostra con l’esposizione degli eventi, che quanto più Israele si allontanò da Dio, tanto più crebbero violenza e mancanza di dignità e personalità, con conseguente perdita anche della terra. Possiamo inoltre scorgere chiari riferimenti ad una rivalutazione…
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La Giustizia di Dio non è quella di Scribi e Farisei
Il nostro senso di giustizia è limitato dalle condizioni umane Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.(Dalla liturgia) «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel regno dei cieli». E com’è la giustizia dei scribi e dei farisei? Gli scribi e i farisei non erano persone gaudenti spensierate, che si disinteressavano della legge di Dio. Tutt’altro. Erano persone che osservavano con grande scrupolo i numerosi (centinaia!)…
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I protagonisti della Bibbia. 16 – Rebecca
La cugina e moglie di Isacco che preferì Giacobbe a Esaù Rebecca (רִבְקָה, Rivqah), è uno dei più importanti personaggi femminili narrati all’interno della Bibbia. La sua apparizione è nella Genesi e si riferisce al matrimonio con Isacco. Dopo la morte di Sara, Abramo intensifica la ricerca di una moglie per Isacco, e incarica il servo Eliezer di cercare una donna adeguata per il figlio. Eliezer si mette in viaggio, e giunto in prossimità della cittadina di Arran, si fermò nelle vicinanze di un pozzo per pregare il Signore di manifestare una donna che potesse essere la sposa di Isacco. Si mise quindi in attesa che arrivassero le donne come ogni sera…
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Essere credenti oggi: la ricerca di una religiosità matura
Il rapporto tra Religione e Psicologia Nel contesto odierno assume una grande rilevanza l’aspetto psicologico, specialmente in quegli ambiti che sono i più intimi e personali dell’uomo. La vita moderna ha aggiunto varie pressioni che si sono trasformate in altrettanti stress per l’uomo, portandolo in un certo senso ad allontanarsi dalla propria essenza di base, modificando comportamenti, modo di vivere e creando una nuova gerarchia di valori. La religiosità, comunque, rimane un aspetto che l’uomo non può far a meno di considerare, sia in via diretta, quando si riconosce in una fede, che in via indiretta per le implicazioni sociali che derivano anche dal passato e dalla formazione culturale. Qual…
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Le richieste del Signore
Dio non chiede l’impossibile: siamo noi che spesso non lo comprendiamo Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.(Dalla liturgia). Quello che ci spaventa, in questo racconto evangelico, è la richiesta di Gesù di disfarci di tutti i beni che possediamo. Ci sembra una cosa spropositata e ingiusta. Ma non è questo il significato più vero del racconto. Il Signore non chiede a…
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I protagonisti della Bibbia – 15. Elia
Il profeta che non morì Un posto di grande rilievo nella Bibbia è sicuramente da riservare al profeta Elia, non solo per le gesta in molti casi sorprendenti, ma anche per i significati che la sua figura assume nella storia del popolo ebraico e della salvezza universale. Elia viene infatti indicato come colui che deve precedere il Messia per annunciarlo. E per questo motivo la tradizione non contempla la sua morte: egli viene infatti rapito in cielo, in anima e corpo, su un carro infuocato. Proprio per questa vicenda del carro infuocato, narrata nel Libro dei Re, in cui sono elencate le sue gesta e descritto il suo apporto alla…
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I protagonisti della Bibbia – 14. Isaia e l’annuncio di Cristo
Gesù iniziò la predicazione con una sua frase Isaia è uno tra i maggiori profeti biblici, insieme a Elia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Ma rispetto a tutti gli altri è colui i cui riferimenti sono in modo più intelleggibile e diretto collegabili all’annuncio dell’avvento di Gesù. Il Cristo iniziò la sua predicazione con una frase compresa nel rotolo di Isaia, che Luca ci riporta nel suo Vangelo: «Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo egli mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio; a proclamare ai prigionieri la liberazione, e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi,…
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I protagonisti della Bibbia – 13. Noè e il diluvio
Diluvio universale, un evento non solo biblico Il racconto del diluvio universale, che appare nella Bibbia, e precisamente a partire da Genesi 6, non è esclusivo della nostra cultura. Lo troviamo infatti in narrazioni più o meno simili nell’Epopea di Gilgamesh (mesopotamica), nel mito greco di Deucalione e Pirra, nella mitologia norrena col nome di Ragnarok, nella cultura atzeca, e addirittura nell’induismo nel libro Matsya Purana in cui si narra l’incarnazione di Visnu, che viene interpretata in Matsya (il pesce). Si tratta dunque di un tema ricorrente, il che ha fatto pensare ad un fatto relamente accaduto, almeno come evento naturale nel passato antico. Gli studi si sono moltiplicati, e…
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I protagonisti della Bibbia – 11. Mosè
«L’estratto dall’acqua» che guidò Israele verso la Terra Promessa Si tratta di uno dei personaggi più importanti nell’Antico Testamento, venerato da ebrei, cristiani, islamici, ma anche dal bahaismo e dal rastafaraniesimo, e da altre religioni. Il nome di Mosè (משֶׁה) collega la sua radice semantica a «estrarre dall’acqua» e fa ovviamente riferimento al suo salvataggio da parte della figlia del Faraone, riferito dal brano biblico. Il nome potrebbe però anche avere l’origine egiziana di Moses che indica «fanciullo», «figlio», «discendente», senza citare il nomne del padre, ritenuto sconosciuto al momento del ritrovamento. In realtà abbiamo dei riferimenti ai genitori di Mosè, nelle persone di Amran e della moglie Iochèbed (detta…
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«L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa»
Il documento della Commissione Biblica presentato da Ratzinger a Giovanni Paolo II Il 15 aprile 1993 la Pontificia Commissione Biblica presentò a Papa Giovanni Paolo II il documento «L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa». Nella prefazione, a firma dell’allora Cardinale Joseph Ratzinger, oltre a spiegare i motivi e la necessità di un continuo aggiornamento dovuto al progredire degli studi e delle scoperte, che rendono più accessibile l’avvicinamento alla Verità, scopo della Teologia, il futuro Papa Benedetto XVI riscosse il consenso del suo amico e predecessore Karol Wojtyla, esordendo con due citazioni tratte dalla Seconda Lettera di Pietro. La prima recita così: « … nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione»…
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I protagonisti della Bibbia. 10 – Sansone
La forza nei capelli: cosa è scritto sul più dotato dei Giudici di Israele Uno dei personaggi della Bibbia che è stato «sfruttato» da cinema e televisione, fino ad essere assurto nell’immaginario popolare in modo alquanto diverso di come il Libro dei Giudici lo descrive, è certamente Sansone. Negli anni Cinquanta e Sessanta proliferarono film di cassetta che indicavano Sansone come un super-eroe spesso in combattimento con Ercole o con Maciste. Questa confusione ha allontanato la figura del personaggio dal significato originario e dal contesto in cui lo si trova nelle Sacre Scritture. Nella Bibbia, e precisamente nel Libro dei Giudici, Sansone ci viene presentato come il più dotato da…
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Ebraico: «Shalom», l’augurio di ritorno all’Eden
Il saluto tipico degli Ebrei non è un semplice «ciao» Solitamente incontrando un amico ebreo o comunque un professante la religione ebraica, il saluto ricorrente è «Shalom» (שלום). La radice di questo termine formata dalle consonanti Shin (ש), Lamed (ל) e Mem (ם), esprime completezza, perfezione, pace, salute. Come sappiamo l’ebraico si legge e scrive da destra verso sinistra, per cui la prima lettera è Shin, che simboleggia il fuoco (esh, אֵשׁ), mentre la Mem rappresenta l’acqua (mayim, מיים). A unire questi due elementi fondamentali e estremi c’è Lamed (lettera L, ma che significa letteralmente «imparare»). Imparare a governare e armonizzare acqua e fuoco vuol dire tornare ad uno stato…
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Àdam, è assonante con «suolo fertile» e significa anche «umanità»
Il nome di Adamo nel suo significato etimologico e teologico, nonché nei suoi compiti Sia Cristiani che Ebrei e Islamici considerano Adamo la rappresentazione della prima creatura umana. Le interpretazioni sulla creazione sono ancora aperte, ma pochi ormai pensano che il riferimento al «primo uomo» possa realmente essere a quello di una persona identificabile. Ci sono varie scuole di pensiero al riguardo, ma cosa abbiamo di certo dal punto di vista pratico e riscontrabile con una logica scientifico-letteraria, sono i riferimenti etimologici, ovvero le origini letterarie del nomne, a cui si aggiungono le deduzioni teologiche. Adamo (in ebraico אָדָם, in arabo آدم, ʾĀdam). Letteralmente il termine in ebraico è in assonanza con «adamà» («אדמה»), ovvero «suolo»…
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I protagonisti della Bibbia. 9 – Esaù e le lenticchie
L’uomo delle donne straniere Isacco ebbe da Rebecca una coppia di gemelli: Esaù e Giacobbe. Fu Esaù (עֵשָׂו = peloso, ruvido) il primo ad essere partorito e di conseguenza ad essere considerato il primogenito secondo l’usanza del tempo. Giacobbe (יַעֲקֹב: Yaʿaqov o Ya’ãqōb, il soppiantatore, da ageb = tallone), al momento della nascita, fu colto nell’atto di cercare di afferrare il tallone del fratello, per aggrapparsi a lui. Questo gesto fu interpretato come la volontà di essere lui il primogenito. Esaù, che era il preferito di Isacco, si dimostrò molto abile nella caccia e perfettamente a suo agio nella steppa. Fisicamente è descritto di capigliatura rossa e molto villoso. Un…
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La Santa Messa è incontro con Gesù vivo
A Emmaus Gesù fu riconosciuto nello spezzare il pane «Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto».(Dalla liturgia). Facciamoci caso: i due discepoli di Emmaus, Cleopa e il suo compagno, conoscevano già tutto quando, amareggiati e rancorosi, si allontanavano da Gerusalemme per andare chissà dove. L’incontro con il viandante (che poi si è rivelato essere Gesù) non ha dato loro qualche notizia nuova. Conoscevano già la testimonianza delle donne, la tomba vuota, persino la visione degli angeli che affermano che…
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«Apocalisse» non significa catastrofe
Un termine che viene spesso male interpretato L’utilizzo dei termini spesso trae in inganno, e attraverso l’uso comune spesso cambia di significato. Quello che è il contenuto che vuole trasmettere in un’epoca, viene poi trasformato e utilizzato in modo improprio. Uno tra gli esempi più eclatanti è quello di «apocalisse», ed è particolarmente importante perché assume connotati che investono anche l’ambito religioso. Oggi apocalisse viene usato per indicare una catastrofe, spesso planetaria. Abbinando questo significato al libro di Giovanni, si tende a interpretarlo come l’annuncio di un armageddon, ovvero di una immane e universale sciagura che sconvolgerebbe cieli e terra. Il termine, invece, indica qualcosa di molto diverso, e come…
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L’amore risponde al tradimento e genera la vita
Attraverso il dono di sé Gesù vince il peccato e la morte Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».(Dalla liturgia) Gesù si prepara a vivere la sua Pasqua in un contesto avvelenato di tradimento e di paure. Anche tra i suoi la domanda “Sono forse io, Signore” nasconde sospetti guardinghi e diffidenza mortale. Forse tutti riconoscono inconsciamente di non essere all’altezza della fedeltà che il momento richiede. È così che si consumano i drammi…
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L’indispensabilità di Gesù
Incarnazione, passione, morte e resurrezione: il percorso che ha inserito l’uomo nell’eternità «Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli».(Dalla liturgia). La domanda dei Giudei è tra la curiosità, il dubbio e la confusione. E, viste come sono andate le ultime due pasque con Gesù a Gerusalemme, si chiedono: “chissà stavolta… cosa accadrà!”Per noi la domanda ha il tono della necessità assoluta, dell’invocazione.Come potremo fare Pasqua, senza te?Il tempio sarebbe vuoto e muto.Saremmo senza agnello e senza pastore.Saremmo senza amore e senza…
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Il sì di Giuseppe: salvezza e insegnamento
Cosa sarebbe stato senza il suo sì? Giuseppe: il grande e silenzioso santo «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Dalla liturgia). «Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.». Queste sono le parole finali del brano che abbiamo appena ascoltato, e ci illuminano un poco sulla figura di uno dei più grandi santi della storia della salvezza. In queste parole sta la vera grandezza di…
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Istruzioni di Salvezza: Gesù indica la Via
Un brano del Vangelo che emerge per la chiarezza delle indicazioni «In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno» (Dalla liturgia). Gesù ci parla di un’ora, e specifica che è proprio questa, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltata vivranno. Evidentemente…
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I protagonisti della Bibbia. 8 – David, figlio di Iesse
Terzo re di Israele, forse il più famoso del periodo monarchico Per narrare la storia di David sono necessarie alcune premesse. Re Saul perse la predilezione di Dio per essersi rifiutato di sterminare gli Amaleciti, per cui la successione passata al figlio Is-Baal ebbe vita brevissima. Samuele fu inviato a cercare il nuovo re, gradito a Dio, tra i figli di Iesse. Nessuno però dei sette figli presentati soddisfaceva il profeta, il quale esortò Iesse a dichiarare se avesse altri figli. Fu dunque presentato David, il più giovane, che era impegnato a pascolare le pecore. Una volta portato al cospetto di Samuele, Dio ordinò al suo inviato: «Alzati, ungilo, perché…
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«Donne impertinenti»: ti sorprendono e cambiano il corso degli eventi
Il gioco di parole che spiega l’impertinenza e la rende eroica: un libro imperdibile! Potrebbe apparire anomalo un titolo di questo tipo, se non fosse per il suo contenuto sostanziale, che con fine ironia sottolinea che la non pertinenza non significa «irrispettoso» o «sfacciato», o quanto meno non deve qui essere intesa in senso negativo. Il libro del professor Don Gabriele Maria Corini, autore di numerosi testi ad ampia diffusione e pregnanza in ambito biblico, storico e teologico, mette a fuoco le figure femminili che appaiono nel Libro dei Giudici, contenuto nel canone biblico. La donna, nel mondo biblico, era considerata, come nelle altre civiltà coeve, poco più che un…
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Il secondo Tempio di Gerusalemme
Breve storia e struttura Con la distruzione del Tempio di Salomone, ad opera di Nabucodonosor II nel 586 a.C. e la deportazione della parte più significativa della popolazione a Babilonia, si chiude un primo periodo della storia del popolo ebraico. Si apre un’epoca di rilevante importanza per gli israeliti, i quali vedono crollare tutto il loro universo, che era basato sulla promessa di Dio di terra e discendenza. Senza questi due elementi gli ebrei si accorsero del grave rischio della perdita dell’identità La deportazione inflisse quindi un grave colpo alla dignità ebraica, e ancor di più (per assurdo) lo fece il soggiorno a Babilonia, il quale non era troppo penalizzante.…
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Non illudiamoci di avere il Regno di Dio «in esclusiva»
Possedere il Regno non è un diritto, ma un merito che dobbiamo conquistare con la fedeltà E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti» (Dalla liturgia). La parabola sembra una storia un po’ improbabile, ma racconta per filo e per segno le vicende del popolo ebraico. Dio ha amato in modo speciale questo popolo, ma esso è stato ingrato: al…
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Padre Nostro, la preghiera perfetta
Aspetti teologici, storici e letterari della preghiera insegnata da Gesù La decisione di modificare la parte finale del Padre Nostro ha suscitato in chi non si occupa di linguistica e di teologia delle perplessità. Gli esperti hanno invece applaudito a questa scelta, che viene a correggere diverse inesattezze concettuali. Il Padre Nostro fu recitato da Gesù sicuramente in aramaico. Gli apostoli, i discepoli, e il popolo che lo ascoltava non avrebbe compreso alcun altra lingua. Al tempo del Cristo, in Palestina erano diffuse tre lingue: l’aramaico (derivato da un dialetto babilonese e appreso dagli ebrei al tempo dell’esilio), l’ebraico (lingua rituale, utilizzata in ambito liturgico), il greco (idioma dei dotti,…
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Siamo sicuri di saper pregare?
Cosa e perché chiedere a Dio il suo aiuto «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate». Il modo pagano di rapportarsi a Dio è il modo di chi pensa di avere a che fare con un padrone potente e capriccioso con cui non si può fare a meno di interagire ma da cui è necessario difendersi. Il modo cristiano è il modo di chi invece sa che Dio è un padre che ci vuole bene. Il modo pagano è il modo…
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Origine delle «ceneri» e il grande dono della Confessione
Vi fu un tempo in cui «ci si poteva pentire» una sola volta! Domani ricorrerà il mercoledì della imposizione delle ceneri. Tutti sappiamo cosa significa: si tratta di ricordare che in cenere saremo tutti ridotti nel nostro corpo provvisorio. Ma da cosa nasce questo rito. Occorre ricordare che fino all’epoca carolingia, quindi almeno fino al secolo VIII, la penitenza di un peccatore si poteva accettare una volta sola nel corso della sua vita. Sorge quindi la domanda: e se avesse peccato ancora? Ebbene: non vi era nulla di terreno che potesse assolverlo. Per un credente questa è una realtà molto dura: morire senza conforti di assoluzione dei peccati. L’imposizione delle…
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I protagonisti della Bibbia. 7 – Ezechiele
Le accuse di disobbedienza dei Re e la speranza nella prospettiva di Gesù Ezechiele è uno tra i profeti dell’Antico Testamento che vengono maggiormente ricordati per l’importanza e la profondità delle sue profezie. Nato a Gerusalemme nel 620 a.C. circa, Ezechiele fu tra i deportati nelle ondate di invasione dei Babilonesi. Lo troviamo infatti tra coloro che furono tradotti in terra mesopotamica nel 590 a.C. circa, all’età di 30 anni e nel 5° anno dalla deportazione del re Ioiachin. Il suo nome significa «Dio è forte», ma anche «Dio è la mia forza» e «Dio fortificherà». La sua voce fu una delle tre più autorevoli che si innalzarono al tempo…
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I protagonisti della Bibbia. 6 – Giacobbe, «il soppiantatore» che lottò con Dio
Per gli ebrei il terzo e ultimo patriarca, dopo Abramo e Isacco La figura di Giacobbe è singolare più ancora che particolare. Il suo nome deriva dal termine עקב (aqav = tallonare): Giacobbe infatti nacque trattenendo la mano sul tallone del gemello Esaù, nato prima di lui. Il nome però assume anche il significato di «soppiantare». Esaù infatti ebbe a dire al padre Isacco: «Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? Già ha carpito la mia primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!». Giacobbe però fu chiamato da Yahwè col nome di Israele (ישראל), che deriva dalla radice שרא (srh, combattere) e אל (EL,…
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Lasciare che Gesù agisca in noi e per noi
Affidarsi al Signore non ci avvicina «solo» a Lui, ma anche tra noi Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!» (Dalla liturgia). Gesù entra in contatto con un sordomuto, fa delle cose strane: lo porta lontano dalla folla, gli mette le dita negli orecchi e tocca la sua lingua con la saliva. Il sordomuto non si rifiuta, non chiede neppure nulla, lascia agire Gesù. Dopo avere incontrato Gesù e avergli lasciato…
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Le opere del male rendono l’uomo impuro; l’ipocrisia lo rende pagano
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo» (Dalla liturgia). I gesti rituali, le azioni di culto, non ci rendono migliori quando non sono legati ad una vita buona, quando non sono l’espressione di un cuore puro, di un’intenzione retta. Pensare che ci sia qualcosa nella natura che automaticamente possa renderci migliori o peggiori, senza il nostro impegno personale e il contributo della nostra ragione e della nostra volontà,…
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La conversione del cuore è riappropriarsi della somiglianza con Dio
Il vero senso della Sequela E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro» (Dalla liturgia). «Proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano». I discepoli sono inviati a proclamare che la gente si converta. Convertirsi significa cambiare strada, abbandonare la via del peccato, che progressivamente allontana da Dio, e allontanandoci da Dio ci immerge nel male. Dice il brano che i discepoli scacciavano i demòni, ungevano con olio molti infermi…
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San Paolo: conversione o vocazione?
Un tema molto dibattuto tra i teologi: la risposta negli Atti degli Apostoli La vicenda di Paolo è ben nota. Tutti sappiamo quanto, quello che diverrà l’apostolo delle genti, si accanì contro i cristiani. Agli occhi di Saulo i seguaci di Gesù costituivano una setta, che addirittura arrivava ad essere pericolosa. E lui, cittadino romano per diritto di nascita a Tarso, e fervente ebreo che aveva studiato alla prestigiosa scuola di Gamaliele a Gerusalemme, aveva assunto la posizione più estrema. Era infatti impegnato a scovare, denunciare e anche a arrestare i cristiani, ben conscio che sarebbero stati condannati a morte certa e crudele. Anche il viaggio verso Damasco, in cui…
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Chi è veramente discepolo?
Tutti ci sentiamo «discepoli», ma lo siamo realmente? «Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada» (Dalla liturgia). «Li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi». La missione del discepolo è questa: anticipare la venuta del Signore. Il discepolo non deve sostituirsi al Signore, quasi pensando che la venuta del regno di Dio dipenda da lui, ma deve semplicemente preparare le persone che gli sono affidate all’incontro con il Signore.…
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I protagonisti della Bibbia. 5 – Salomone, il re idolatra
Modello di giustizia e saggezza ma non di santità Non solo nella Bibbia, ma anche nel discorrere comune, re Salomone è divenuto sinonimo di grande sapienza, saggezza e giustizia. Di lui colpisce in modo speciale l’intelligenza dimostrata nella vicenda delle due donne che si contendevano un neonato. In quella circostanza Salomone diede dimostrazione di acutezza mentale, fingendo di voler tagliare in due il bimbo per darne una parte ciascuna alle donne. Fu così che scoprì quale era la vera madre. Nelle vicende narrate nella Bibbia ci appare però un Salomone, certamente saggio e sapiente, ma un po’ diverso da quello che appare nella visione popolare. Salomone fu il terzo re…
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I protagonisti della Bibbia. 4 – Aronne
Il fratello maggiore di Mosè Nel libro dell’Esodo incontriamo la figura di Aronne (אַהֲרֹן = letteralmente «portatore di martiri», ma anche «illuminato» o «arca»), primo figlio maschio di Amram e Jochebed. Ovviamente, come Mosè apparteneva dunque alla tribù di Levi, ovvero quella da cui doveva provenire il Sommo Sacerdote. Aronne fu infatti il primo Sommo Sacerdote della storia di Israele. Aronne e Mosè, che avevano una sorella maggiore di nome Miriam, erano i pronipoti di Levi, di cui difatti Amram era nipote diretto. Aronne assurge alla ribalta della cronaca quando Dio chiede a Mosè di andare a parlare con il Faraone. Mosè teme di non essere all’altezza in quanto balbuziente…
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Nomen omen, «Tu sei Pietro …»
Noi siamo la nostra vocazione Che il nome rappresenti qualcosa di molto particolare nella cultura ebraica è risaputo: nella Genesi quando Dio indirizza gli animali creati verso Adamo affinché egli imponga loro il nome, sta a significare che vengono messi sotto il dominio umano. Imporre il nome è quindi segno di appartenenza. Una valenza forte la troviamo anche tra gli antichi Romani, i quali solevano ripetere che il destino dell’uomo risiede nel suo nome (nomen omen). Abbiamo diversi esempi forti nella Bibbia, quando per esempio Dio cambia il nome ad Abramo e a Sara, e, nel Nuovo Testamento quando impone a Simone il nome Pietro. Possiamo quindi dedurre che abbiamo…
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I protagonisti della Bibbia. 2 – Saul
Il re disobbediente Siamo abituati a leggere la Bibbia, a seconda delle nostre convinzioni, come fosse un romanzo, oppure un libro di scienze, o ancora un libro di storia. In realtà è tutte o nessuna di queste cose. La Bibbia è stata scritta utilizzando diversi generi letterari declinati in relazioni a culture che sono lontane dalle nostre. Si rende necessaria quindi un’esegetica specifica che fa risaltare prospettive diverse anche in relazione ai protagonisti. In questa ottica va valutata anche la figura di Saul, ovvero il primo re di Israele, ma soprattutto colui che appare quello che trasformò la società degli israeliti da tribale a statale. Il nome per gli ebrei…
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I protagonisti della Bibbia. 1 – Abramo
Il padre dei popoli a cui Dio cambiò il nome Nella storia della salvezza un posto particolare è riservato a Abramo, venerato da tutte e tre le grandi religioni monoteiste, Cristianesimo, Ebraismo e Islam. Su questo importante personaggio confluiscono riflessioni esegetiche e teologiche, ma anche alcuni riferimenti storici, benché la sua figura non possa essere riconosciuta secondo il metodo storico-critico come esistente. Ci sono però alcuni riferimenti storici che permettono di collocare Abramo in un preciso periodo della storia, e che risalgono alla grande migrazione dei popoli nomadi della Mesopotamia che attraversarono la cosiddetta mezzaluna fertile arrivando fino alla odierna Palestina. La storia di Abramo, narrata nella Genesi, è stata…
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L’autorità di Gesù e l’umiltà di accettare la sequela
«Non chi dice “Signore, Signore” …» «In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi» (Dalla liturgia). «Egli insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi». Gesù è stato inviato dal Padre per rivelare ciò che di Dio può essere noto all’uomo su questa terra. Gesù è a sua volta è Dio, la persona divina del Figlio, generato e non creato, prima di tutti i secoli, dalla stessa sostanza del Padre, che in un certo luogo e in una certa data ha assunto…
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Fare esperienza di Gesù, scopo e via di salvezza
La risposta alla domanda di Gesù ai primi discepoli «In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”» (Dalla liturgia). «Che cosa cercate?». La domanda di Gesù non è : «Chi cercate?», che sembrerebbe più ovvia. La domanda di Gesù sembra dire: «Che cosa sperate di ottenere?», «Che cosa volete da me?». E la risposta dei discepoli: «Maestro, dove dimori?» ci fa capire quale è lo scopo della loro ricerca: non è sapere qualcosa su Gesù, avere qualche informazione, ma è vivere con Lui, fare esperienza di Lui. Conoscere Gesù non significa solo capire delle cose,…
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Pietro, mi ami tu?
Nel dialogo di Pietro con Gesù la nostra difficoltà a abbandonarci nel Signore Il vangelo di Giovanni al capitolo 21 ci narra circa la terza apparizione di Gesù agli Apostoli, dopo la sua Resurrezione. Dopo che gli Apostoli ebbero raccolto i 153 grossi pesci (153 era il numero dei popoli allora conosciuti), Gesù si rivolse a Pietro e gli chiese per tre volte se lui lo amasse. Balza immediatamente agli occhi che la domanda rivolta per 3 volte intendeva sottolineare e rimediare alla triplice negazione di Pietro nella vicenda dell’arresto di Gesù. Ma come sempre abbiamo un significato più profondo che possiamo scoprire solo studiando le Scritture. Come ben sappiamo…
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Riconoscere il dono
«Ti ringrazio di avermi creato, redento, fatto cristiano …» «Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me» (Dalla liturgia). «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». Spesso noi cristiani, noi cattolici, non ci rendiamo conto della grazia che ci è stata data: quella di avere ricevuto…
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Gesù vuole tutto, ma è per darci molto di più
Solo fidandosi del Signore possiamo acquisire la vera sicurezza «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere» (Dalla liturgia). Gesù esalta il modo di agire di una povera vedova. Egli sa che questa vedova, che aveva gettato nel tesoro del tempio una moneta di nessun valore, in realtà aveva dato tutto quello che aveva. Il Signore la loda perché ha dato tutto quello che aveva. È la logica di Dio: Egli da noi non vuole qualcosa, non vuole poco, non vuole…
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L’accoglienza di Gesù è via privilegiata di salvezza
Incontrare il Cristo a cuore aperto cambia ogni prospettiva «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre» (Dalla liturgia). «Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Zaccheo era una persona perduta. Era un pubblicano, anzi era il capo dei pubblicani, quella categoria di persone odiata dalla gente di Israele perché raccoglieva le tasse per l’occupante Romano e ci faceva la cresta, arricchendosi alle spalle dei poveri. Gesù stesso stesso aveva detto che è più facile che un cammello passi per la cruna di…
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Il libro della Sapienza, chiude l’Antico Testamento e «apre» il Nuovo
Il fenomeno lecito della pseudo-epigrafia lo attribuisce a Re Salomone Nell’Antichità non era reato e neppure motivo di scandalo o sorpresa, «firmare» un testo o un qualsiasi scritto col nome di un autore famoso. È la pseudo-epigrafia, utilizzata per dare «forza» e autorità a ciò che si voleva trasmettere, restando sui solchi di pensiero dell’autore citato. Come in tutta la letteratura antica troviamo ciò anche tra i libri della Bibbia, il che non esclude di ritenerli ispirati: ne abbiamo esempi in Cantico dei Cantici e in Qoelet (Ecclesiaste), come in molte Epistole del Nuovo Testamento. Il libro della Sapienza rientra di diritto nel novero dei documenti dell’Antico Testamento, seppure scritto…
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Chiesa dei Santi e Chiesa visibile
La precisazione di Sant’Agostino è un’accusa per chi vuole escludere Noi che ci preoccupiamo di stabilire chi è degno di partecipare alla vita liturgica della Chiesa e di chi dovrebbe invece, secondo le nostre opinioni restarne escluso, dovremmo approfondire la storia patristica della Chiesa. Uno dei più grandi pensatori della storia dell’umanità, Sant’Agostino da Ippona, trasse dalle Sacre Scritture molte accezioni sostanziali. Già allora all’interno della «istituzione Chiesa» si verificavano eventi poco edificanti. Nulla di particolarmente sorprendente dato che ogni istituzione gestita da uomini presenta questi pericoli. Ciò nonostante, allora come oggi, quanto toccasse anche da vicino l’aspetto spirituale, qualora fosse non più che perfetto diveniva (e diviene) fonte di…
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Nei primi versi della Genesi la consegna delle leggi del creato
Dio affidò all’Uomo il creato con le leggi della natura Che la Bibbia non sia un libro di scienze dovrebbe essere ormai un dato acquisito da tutti. Se la Scienza si chiede il «come» avvengano i fenomeni, la Fede cerca di indagarne i «perché» servendosi non solo di ciò che possiamo sperimentare, ma anche di ciò che «potrebbe essere», avvalendosi quindi della Metafisica. Il credente resta però perplesso dinnanzi all’accadere di fatti eccezionali, e cade spesso nell’errore che questi siano dovuti direttamente ad un intervento divino. La risposta ci arriva dai primissimi versetti della Bibbia, e precisamente in Genesi 1,2 in cui, dopo la creazione di cieli e terra, si…
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I rimproveri ai Farisei sono rivolti anche a noi
Gesù attacca spesso l’ipocrisia: non è l’apparire, ma l’essere, che ci avvicina a Dio «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».(Dalla liturgia). Anche oggi Gesù critica i Farisei (e con loro ciascuno di noi) per l’ipocrisia. Cioè il mostrarsi in un modo ed essere in un altro. Il fariseo che lo ha invitato a pranzo si meravigliava che non Gesù facesse le abluzioni. Cosa sono? Quando gli Ebrei rientravano in…
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I bambini e il Regno di Dio
Scopriamo insieme perché per entrare nel Regno dobbiamo farci come bambini. «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».(Dalla liturgia). «Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». Cosa hanno di così speciale i bambini? Non la generosità: sappiamo che i bambini non gradiscono condividere le loro cose con gli altri. Non la bontà: spesso i bambini sanno anche essere cattivi con chi è in difficoltà. Non la purezza: non c’è alcun merito ad essere puri quando non si ha ancora avuto lo sviluppo sessuale. Quello che ha il bambino…
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I laici nella Chiesa
Compiti, mansioni e doveri del popolo di Dio Laico è un termine che purtroppo viene interpretato spesso in modo ambiguo. In certi ambiti arriva addirittura ad essere sinonimo di “avverso alla Chiesa”. La Oxford Languages presenta il termine in due accezioni: come sostantivo e come aggettivo con le seguenti definizioni: Sostantivo maschilile. Credente cattolico non appartenente allo stato ecclesiastico (contrapposto a chierico ); come agg., concernente i credenti laici. Aggettivo. Contrapposto a confessionale, che nel campo della propria attività rivendica un’assoluta indipendenza e autonomia di scelte nei confronti della Chiesa cattolica o di altra confessione religiosa. Nella dimensione cattolica il laico è dunque colui che non è chierico. Il Concilio vaticano II ha tracciato…
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Conoscere i Papi: San Paolo VI
Il profilo di Giovanni Battista Montini, il Papa che ha chiuso il Concilio Vaticano II Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini, il futuro San Paolo VI (262° Vescovo di Roma e 4° Sovrano della Città del Vaticano), nacque il 26 settembre 1897 a Concesio in provincia di Brescia. Fu beatificato nel 2014 e proclamato santo da Papa Francesco I il 14 ottobre 2018. Il padre, avvocato Giorgio Montini, esercitava la professione di giornalista e dirigeva il quotidiano cattolico Il Cittadino di Brescia, e fu eletto senatore prima del Fascismo nelle liste del Partito Popolare di Don Luigi Sturzo, mantenendo la carica per tre legislature. La madre, Giuditta Alghisi, era discendente…
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Cosa rispondere a chi crede la Bibbia un libro di scienze
L’equivoco della interpretazione letterale Ancora oggi, nonostante le evidenze date dalla conoscenza dei generi letterari e della storia, c’è chi interpreta la Bibbia in una forma letterale. Questa lettura è errata perché non tiene conto dello scopo delle Scritture, del modo di esprimersi che cambia attraverso i secoli, nonché delle varie traduzioni che non riescono a spiegare a sufficienza aspetti diversi tra cultura e cultura, e molto altro ancora. La Bibbia è Parola di Dio espressa attraverso ispirazione a uomini, i quali hanno scritto da uomini. Se l’obiettivo della Bibbia fosse stato quello di trasferire nozioni scientifiche, sarebbe stata scritta in modo diverso, in quanto le conoscenze dell’epoca (parliamo del…
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Guardare la Croce e agire in coerenza
Sono due componenti fondamentali e complementari: adorazione e azione «Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». (Dalla liturgia). Oggi celebriamo la festa della Esaltazione della Santa Croce. Costantino aveva fatto costruire a Gerusalemme una basilica sul Golgota e un’altra sul Sepolcro di Cristo Risorto. La dedicazione di queste basiliche avvenne il 13 settembre dei 335. Il giorno seguente si richiamava il popolo al significato profondo delle due chiese, mostrando ciò che restava del legno della Croce del Salvatore. Da quest’uso ebbe origine la celebrazione del 14 settembre. A questo anniversario si aggiunse poi il…
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Qual è la VITA per Gesù?
Gesù non trasgredisce la Legge guarendo il sabato, ma la applica nella sua pienezza Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. (Dalla liturgia). Gesù sa che scribi e farisei lo stanno ad osservare per poi accusarlo. Il problema stava nel fatto che Gesù faceva del bene in giorno di sabato. Alcune scuole rabbiniche ammettevano che in giorno di sabato era possibile fare ciò che la legge non permetteva, ma solo in caso di…
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E se Gesù ci dicesse: «Non ti conosco»?
Tre parole, una terribile sentenza: troppo spesso lo dimentichiamo A mezzanotte si alzò un grido: «Ecco lo sposo! Andategli incontro!»(Dalla liturgia). “Non vi conosco”, dirà Gesù, nel giorno del giudizio particolare, a tutti quelli che hanno praticato il Vangelo con le labbra, ma non con il cuore e la vita. Ci sono molti uomini e donne di Chiesa, ma non di Dio. Essi appartengono giuridicamente alla Chiesa per il Battesimo che hanno ricevuto, ma non hanno niente di Cristo. Sei anni fa, a Medjugorje commentai queste parole di Gesù e, dopo la catechesi, una donna mi si avvicinò dicendomi: “Don, le parole di Gesù ‘non vi conosco’ mi hanno fatto…
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Solo un cuore puro può aprire la mente
I grandi segni sono invisibili, se il cuore non è “circonciso” «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».(Dalla liturgia). Natanaele (chiamato anche Bartolomeo) non dà l’idea, da questo brano, di essere una persona particolarmente brillante. Sembra, per quel poco che si può capire da una breve frase, un uomo ben radicato nei suoi sciocchi pregiudizi («Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?»). Ma Natanaele (Bartolomeo) era una persona onesta. Lo dice Gesù stesso: «ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità». La sua naturale sincerità, la sua rettitudine di vita lo rendeva naturalmente aperto alla rivelazione…
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Matrimonio cristiano, ecco perché è indissolubile
Le parole di Gesù implicano un impegno che non può essere provvisorio «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio» (Dalla liturgia). Il Signore, in materia di matrimonio, non ammette sconti. Veramente non ne ammette mai. Siamo noi uomini che cerchiamo accomodamenti per rendere gli insegnamenti di Gesù meno ostici. In base a questa logica Mosè aveva permesso agli Israeliti di dare l’atto di ripudio alla moglie, quando questa non era più gradita al marito (può…
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Sequela e vita eterna
Le promesse di Gesù non sono vane: si sono realizzate e continueranno a realizzarsi «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua».(Dalla liturgia) «Vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno». Questo brano di Vangelo è immediatamente precedente l’episodio della trasfigurazione di Gesù. La trasfigurazione ci fa capire che le parole del Signore non sono promesse vane. Si realizzano infallibilmente. Alcuni di tra i presenti (Pietro, Giacomo e Giovanni) hanno avuto un anticipo della vita eterna, avendo visto Gesù trasfigurato sul monte Tabor. Le parole del brano di oggi ci…
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Gesù rifiutato a Nazaret indica un ostacolo alla fede
Ancora oggi c’è chi accetta di credere in un dio, ma non in Gesù Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.(Dalla liturgia) I cittadini di Nazaret non rifiutano Dio in quanto tale, ma rifiutano l’idea che Dio abbia potuto incarnarsi in un uomo, in un uomo del loro paese, in uno come noi, una persona normale, per di più di umili origini. Questo creava scandalo a Nazaret: scandalo nel senso proprio del termine greco, che significa ostacolo: l’umanità di Gesù diventava per quelle persone un ostacolo a credere.…
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L’enorme potenza del Vangelo
Spesso sottovalutiamo la forza della Parola di Dio che è infinita «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». (Dalla liturgia) Il senso più evidente delle due brevi parabole è la sproporzione tra l’inizio e la fine, tra la piccolezza insignificante dell’inizio e la sorprendente grandezza della fine. Il seme di senape è piccolissimo, insignificante, ma ha in sé un grande potenziale, e infatti sviluppa un albero grandioso, tanto da poter diventare riparo degli uccelli del cielo. Perché questo? Perché l’annuncio del Vangelo ha in sé un potenziale enorme, sproporzionato. Nell’annuncio del Vangelo opera…
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La zizzania non sono gli altri: grano e zizzania sono anche in noi
Il senso delle Parole di Gesù nella parabola del buon seminatore Le Scritture avevano annunciato un Messìa che avrebbe parlato per parabole. Quella che è compresa nel Vangelo di oggi è particolarmente importante, ma come tutti gli annunci di sostanza, è spesso interpretata in modo superficiale. Il campo descritto dal Signore vede due seminatori, uno buono e un altro malvagio. Il buon seminatore sparge a piene mani e senza economia il seme del grano. Di tutte il seminatore malvagio semina la zizzania. Crescendo il lo stelo del grano si piega per il peso dei chicchi benefici, mentre quello della zizzania resta ritto e emerge. Già questa immagine richiama un significato:…
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Maddalena, l’apostola degli apostoli
Maria di Magdala, annunciando la resurrezione di Gesù, diede inizio alla funzione della Chiesa Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» (Dalla liturgia). «Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto». Maria Maddalena è stata chiamata «l’apostola degli Apostoli». La parola «apostolo», letteralmente, significa «inviato». Maria di Magdala (o Maddalena) è corsa ad annunciare ai discepoli l’incontro con il Risorto, cioè la buona notizia che Gesù, il Crocifisso, è tornato alla vita. Ma in Maria Maddalena il concetto di resurrezione non è ancora chiaro: ella cerca, ed è naturale, di trattenere Gesù, perché immagina…
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Diocesi Albenga-Imperia: origini e diffusione del Vangelo
Brevi cenni sulle vicende legate alle origini di una tra le più antiche Diocesi Le prime notizie storiografiche che possediamo sulla Diocesi di Albenga, risalgono al IV secolo, e precisamente all’anno 356. Subito dopo abbiamo da annotare il documento che riferisce della partecipazione al Concilio di Milano del Vescovo di Albenga, Quintius, che si recò nella città lombarda nel 451. Al tempo la regione ligure comprendeva anche gli attuali Piemonte e Lombardia, per cui il riferimento principale di tutto il Nord-Ovest della penisola italiana era Milano. Ed in effetti Albenga restò ecclesiasticamente sotto la giurisdizione di Milano addirittura fino al 1200. La Diocesi era ambita, e l’Arci-Diocesi di Genova approfittò…
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Gesù buon pastore: la risposta alle critiche dei Farisei
La critica nasce dal non comprendere «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori» (Dalla liturgia). «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati». Gesù non assume l’atteggiamento sprezzante dei farisei, che disprezzano le altre persone. Ma neanche si fa vicino a pubblicani e peccatori per farsi complice dei loro peccati. Gesù si fa vicino ai peccatori (e quindi a me e a voi)…
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Giovanni, che fu il Battista, ebbe il suo nome da Dio
La vicenda della guarigione di Zaccaria dal mutismo «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni» (Dalla liturgia). Al centro della narrazione del Vangelo della nascita del Battista c’è il nome di Giovanni: il nome nella Bibbia indica la persona, il suo unico ed irripetibile valore. Il vero nome è quello dato da Dio, cioè come dire che solo Dio conosce l’uomo, ogni uomo, ciascuno di noi, nel suo vero intimo. Uno è se stesso nella misura in cui si apre alla relazione con Dio, l’unico che è in grado di chiamarlo con il suo vero…
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Nel compimento si supera in misericordia la giustizia umana
L’amore è giusto e misericordioso «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello» (Dalla liturgia). «Occhio per occhio» e «dente per dente» non sono parole che indicano una pratica barbara, disumana, qualcosa di ingiusto. Tutt’altro. Sono espressioni che sintetizzano la giustizia degli uomini. Una giustizia forse primitiva, un po’ brutale, che deve essere ancora perfezionata, ma queste parole non realizzano un’ingiustizia. È però vero che la giustizia…
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Gesù, il compimento che è rivoluzione
Certi brani della Bibbia trovano la spiegazione solo dopo il “compimento” «Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui» (Gv 14,23).(Dalla liturgia). Le domande degli interlocutori di Gesù, che lo interrogano non per conoscere la verità, ma per metterlo in imbarazzo, arrivano a toccare la sua stessa persona. La domanda è questa: se il Messia, come dice la scrittura, è figlio di Davide, è suo discendente, come mai Davide lo chiama Signore? Figlio di Davide era in effetti uno dei titoli del Messia, e faceva pensare non solo alla sua provenienza (il Messia doveva provenire dalla stirpe…
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Dare a Dio ciò che è di Dio
Chiediamoci dunque cosa è di Dio. «Allora disse loro: “Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?”. Gli risposero: “Di Cesare”. Gesù disse loro: “Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio”.E rimasero ammirati di lui». (Dalla liturgia). Questo brano di Vangelo ci parla di un tema molto delicato: i rapporti tra religione e potere civile.Questo gruppo di persone fa a Gesù una domanda terra-terra, infatti è come se gli dicessero: «va bene il Padre, la vita eterna, il Regno di Dio, l’amore, la misericordia, il perdono, questi begli argomenti di cui tu ci parli sempre e che a noi interessano così poco.…
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Conservazione del Creato: esiste un’ecologia cristiana
La Fede cattolica e la crisi ecologica Il problema ecologico è balzato prepotentemente alla ribalta solo negli ultimi decenni, ma parte in concreto dalla metà del XIX secolo, con il mondo alle prese con la prima rivoluzione industriale. Si pensi che già il 1858 venne chiamato in Inghilterra «l’anno del grande fetore» l’odore nauseabondo che si respirava nella capitale britannica, dovuto allo smaltimento dei rifiuti che venivano scaricati nel Tamigi. L’attesa di vita in quel periodo crollò drasticamente a 18 anni, e si innalzò solo dopo alcuni provvedimenti legislativi, primo tra tutti il divieto di bruciare residui in città. Le misure, poi, divennero insufficienti in relazione alla crescita delle produzioni.…
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Cento volte tanto: la promessa di Gesù
Una vita piena è solo quella “abitata” da Dio «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà». (Dalla liturgia). «Che cosa ce ne viene in tasca a seguirti?». In parole povere è questa la domanda di Pietro. Ed è una domanda umana, una domanda lecita, una domanda che ciascuno di noi si fa,…
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Gesù va oltre alle nostre debolezze
Spesso siamo noi a non avere il coraggio «E, detto questo, aggiunse: “Seguimi”».(Dalla liturgia). Sappiamo bene che Pietro la notte del giovedì santo, durante il processo farsa intentato contro Gesù nella casa del sommo sacerdote, per tre volte aveva rinnegato il Signore. E ora, dopo la resurrezione, Gesù chiede per tre volte a Pietro se lo ama. E poi gli affida la missione. La più alta per un essere umano, dopo quella di Maria. Gesù non si ferma davanti alle nostre debolezze, ma ci aiuta a non lasciarci scoraggiare, a migliorare, a vivere secondo la sua volontà. Non lasciamoci scoraggiare dai nostri peccati. Non permettiamo che ci allontanino da Dio.…
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Padre Nostro: perché si dice «non abbandonarci alla tentazione»
La nuova traduzione e le motivazioni Tradurre la Bibbia non è facile per un’enorme quantità di motivi. I più importanti sono costituiti da fattori culturali: greci e ebrei antichi avevano una mentalità diversa da quella odierna. La collocazione geografica stessa, posta tra est e ovest del mondo antico, ha determinato uno sviluppo storico e culturale differente. Ne deriva che il linguaggio stesso ne sia stato influenzato, e il lessico ha assunto significati e accezioni talvolta difficili da accostare al nostro. Tanti verbi e tantissimi termini hanno nelle lingue antiche più significati ed esprimono concetti anche differenti dai nostri. Nel tradurre un passo biblico occorre dunque darsi delle regole precise, e…
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Ecologia non è Ambientalismo: la responsabilità del Cristiano
La conservazione del creato è un aspetto che non va confusa con la politica Il problema energetico e la cura dell’ambiente sono argomenti molto dibattuti ai nostri giorni. Sappiamo tutti che quando si discute è facile infervorarsi e mescolare all’oggetto della discussione anche elementi esterni quali i nostri pregiudizi, gli interessi e la difesa delle nostre convinzioni. Ma un pericolo ancora maggiore risiede nel non capire bene in che ambito si stia dibattendo. Una situazione di questo tipo è propria dei dibattiti circa la tutela dell’ambiente. Il termine Ecologia viene spesso confuso con quello di Ambientalismo. In realtà sono due cose diverse e in comune hanno solo l’oggetto, ma affrontano…
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Il Timor di Dio è l’equilibrio: sapere esattamente chi siamo
Spesso si confonde il Timor di Dio con la paura: in realtà è ben altro «In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato». (Dalla liturgia). «Un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica». Cosa significa questo? Siamo beati se non ci consideriamo più grandi del nostro unico padrone, se non ci riteniamo più grandi di Dio. Noi non pensiamo di essere più grandi di Dio. Almeno non lo pensiamo a livello teorico,…
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L’importanza della dimensione contemplativa e della preghiera
“Non di solo pane vivrà l’uomo …” (Mt 4,4 e Lc 4,4) È singolare che la frase di Gesù “Non di solo pane vivrà l’uomo …” sia collocata come versetto 4 del capitolo 4 sia nel Vangelo di Matteo che di quello di Luca. Ed è ancora più curiosa questa coincidenza se pensiamo che in origine la scrittura era continua (scripto continua), ovvero le parole erano tutte legate insieme, e non esisteva una suddivisione in capitoli. Ma a parte questa curiosità, quel che colpisce e che risulta attuale è il significato della frase. Gesù, nel deserto, alle prese con le tentazioni a cui il tentatore cerca di sottoporlo, risponde con…
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La Fede “performante” migliora anche la vita terrena
Credere è anche sapersi affidare «Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui». (Dalla liturgia). Per avere la vita eterna, la gioia senza fine del Paradiso, ma anche per avere una vita piena su questa terra, è dunque necessario credere nel Figlio. Cosa significhi credere lo abbiamo già visto nei giorni scorsi. Certamente significa credere nelle verità che professiamo nel Credo. Significa ritenere che sia vero che Dio esiste, esiste in una sostanza e in tre persone, che ha creato il mondo e ciascuno di noi, che Gesù è vero uomo e vero…
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Abituarsi al peccato è schiavitù
Il commento alle parole di Papa Francesco sul Vangelo di oggi Dal Vangelo secondo GiovanniGv 3,16-21 In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato…
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Leggere le Scritture con consapevolezza e Fede
Le Sacre Scritture rappresentano un unicum anche per cultura e letteratura Sono molti i motivi per cui diverse persone sono invogliate ad avvicinarsi alla lettura delle Sacre Scritture. Può essere per Fede, per necessità di conoscenza o approfondimento, ma anche per curiosità o per interesse storico o culturale. Di certo il corpus biblico rappresenta una tappa importantissima nella storia dell’umanità e ha determinato usi, costumi, cultura e modo di pensare. Occorrono però alcuni strumenti di base, come d’altronde servono per accostarsi a qualsiasi testo, soprattutto se questo è antico. Il pericolo di leggere la Bibbia senza un retroterra formativo, comporta la cattiva interpretazione del messaggio e dei significati, ma anche…
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Maddalena vide realmente Gesù Risorto dopo la prova della Fede
Anche noi potremo vederlo realmente «”Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” – che significa: “Maestro!“» (Dalla liturgia). Maria di Magdala sta davanti al sepolcro di Gesù e piange. Incontra addirittura Gesù, ma non è in grado di riconoscerlo finché Gesù non la chiama per nome. Allora i suoi occhi si aprono, e capisce tutto. Noi non capiremo nulla di Gesù risorto – e quindi non capiremo nulla di noi stessi, del senso della…
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Le Confraternite, storia di una devozione diffusa
Dall’Alto Medioevo ad oggi, sono le associazioni laicali più vicine al culto Le Confraternite hanno sempre rappresentato il modo privilegiato attraverso il quale i fedeli laici si sono sempre resi utili alla vita della Chiesa attraverso il servizio alla parrocchia di appartenenza. È un modo particolare, che si distingue dal semplice associazionismo, perché, nella sua espressione più formale, prevede un cammino di noviziato e un giuramento davanti a Dio. In passato c’è stata anche una discussione con le autorità civile circa la natura delle Confraternite, distinguendo tra quelle che avevano prevalentemente scopo benefico, e altre che invece si dedicavano specificatamente al culto. Le Confraternite nacquero nel 1100, in un momento…
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La perdizione sta nell’esser schiavi del peccato
Alla luce di questo anche il significato di libertà assume un aspetto diverso «Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!» (Dalla liturgia). Le parole di Gesù sono terribilmente chiare. Ci mostrano le conseguenze del peccato, specie quando diventa il modo abituale di vivere. Ogni uomo ha la possibilità di pentirsi del male fatto, fino all’ultimo istante della vita, e di salvarsi l’anima. Ma quando si decide consapevolmente di vivere nel peccato, non come evento eccezionale ma come modo normale di vivere (e Giuda lo aveva fatto: nel…
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Spesso neppure i miracoli servono a convincerci
Quante volte diveniamo anche noi “popolo dalla dura cervice”? «Voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. (Dalla liturgia). «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Gesù aveva appena detto loro: «Io e il Padre siamo una cosa sola». Agli occhi di quei Giudei la bestemmia è evidente,…
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La credibilità della Fede in Cristo
La scienza del pensiero ammette la credibilità della Fede Spesso il “credente” viene dipinto come un ingenuo credulone. Nulla di più falso. Esistono argomentazioni inoppugnabili che dimostrano il contrario. L’uomo si differenzia dagli altri esseri viventi per una serie di motivi, tra cui la capacità di elaborare pensieri complessi, che comprendono l’utilizzo di quella “sostanza impalpabile” che è la coscienza. Esiste infatti una “scienza del pensiero” che attraverso i secoli ha guidato e indotto l’essere umano alla riflessione e alla valutazione dei valori: la Filosofia. Questa scienza, che molti scientisti intenderebbero eliminare perché scomoda in relazione al loro pensiero, è invece indispensabile per approfondire la scienza stessa. Se la Scienza…
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Nella collaborazione il significato della guarigione del malato
La guarigione alla “Porta delle Pecore”: perché 38 anni? «Gesù gli disse: “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”. E all’istante quell’uomo guarì».(Dalla liturgia). L’angelo che scende nell’acqua guarisce una persona, ogni tanto. Gesù invece guarisce tutti, sempre. Gesù porta a compimento le promesse del popolo di Israele. Ciò che nell’Antico Testamento era accennato, parziale, incompiuto, riservato a pochi, ora diventa reale, completo, per tutti. La grazia di Dio opera pienamente in Gesù. Il malato, che per trentotto anni tenta invano di arrivare per primo all’acqua ben rappresenta il popolo di Israele, che ha vagato con Mosè nel deserto per trentotto anni, compiendo lo stesso cammino che i soldati israeliani,…
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Amare senza limiti è l’essenza del Cristianesimo
Un cristiano non può accontentarsi del “minimo”, ma deve andare sempre oltre «Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».(Dalla liturgia). «Amerai». La religione non dice prima di tutto: «Fai». Oppure «Non fare». No. Il primo e il più importante dei comandi è: «Amerai». Non che gli obblighi e i divieti, in particolare quelli dei Dieci Comandamenti non siano importanti. Tutt’altro. Lo sono…
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Il figliol prodigo e il perdono del padre
Il perdono di Dio va oltre alla nostra idea di misericordia «Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». (Dalla liturgia). Ma quando il figliol prodigo viveva lontano dal padre, dissipando i suoi averi, il padre gli voleva bene ugualmente? È una domanda che spesso si sente fare. Il padre stava alla finestra, scrutando l’orizzonte, nella speranza di veder comparire il figlio. Sicuramente gli voleva bene. Ma, pur volendogli bene, il suo perdono, il suo amore non può raggiungere il figlio…
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Nutrire l’anima ci avvicina al Cristo
L’anima è “in-formata” dal corpo per trovare la nostra essenza San Tommaso nella sua Summa Theologicae analizza a fondo l’anima e attraverso un discorso logico e razionale, arriva a descriverla. Essa è la forma del corpo, che si manifesta in un modo particolare perché non è materiale, come non lo sono il pensiero o il ragionamento. Ne deriva che, essendo forma del corpo, l’anima viene in-formata da esso. Questo significa che il corpo dà forma all’anima, ma anche che la informa (senza trattino), ovvero la istruisce. Attraverso il corpo e i sensi, noi percepiamo la realtà che sta attorno a noi. Tutte le esperienze che raccogliamo devono servirci per istruire…
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La grande forza della misericordia
Non è una concessione né una compensazione «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati». (Dalla liturgia) Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Sembra essere questo il versetto centrale, riassuntivo di questo brano. La misericordia è l’amore ostinato, che non smette di amare neanche quando non è corrisposto, neanche quando viene tradito. Il Signore non ci chiede di essere misericordiosi verso chi è in debito verso di noi perché chi in qualche modo ci ha offesi merita il nostro perdono. No. Tante volte chi ci ha offeso il perdono non lo merita…
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Perdonare per essere perdonati
Siamo noi stessi nel Padre Nostro a chiedere di essere giudicati come giudichiamo «Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono». (Dalla liturgia). L’atteggiamento benevolo verso gli altri uomini, il dovere di perdonare chi ci ha fatto e chi ci fa del male non nasce dal fatto che gli altri, in particolare chi ci fa del male, meritino qualcosa di buono da noi. Spesso chi ci offende non merita proprio il nostro perdono né…
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L’ascolto della Parola di Dio dona la luce per vedere
La luce fa vedere anche ciò che è male: per questo molti la rifiutano «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione». (Dalla liturgia) Il segno di Giona, nel vangelo di Luca, è la parola stessa di Gesù: ascoltando le parole di Giona che li ammoniva su un prossimo castigo di Dio – è un famoso episodio dell’Antico Testamento – gli abitanti della corrotta città di Nìnive si convertirono. La regina del Sud era la…
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Quaresima: il tempo in cui “il Signore ci è stato tolto”
Quanto è importante Gesù nella nostra vita? «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». (Dalla liturgia) La Quaresima è quel tempo liturgico che ci ricorda che lo Sposo ci è stato tolto. Ci è stato tolto con la sua passione e morte. Il tempo liturgico è un tempo che ci è dato per meditare in modo particolare su un aspetto della nostra fede, e quindi della nostra vita. Il tempo della Quaresima ci fa riflettere sulla passione e morte del Signore Gesù, cioè sul fatto che lo Sposo ci è…
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Papa Francesco e Ecologia Cristiana
Il Santo Padre evidenzia un tema che è anche teologico L’Ecologia vista in senso strettamente scientifico riguarda lo studio degli eco-sistemi. Viene considerata una “scienza esatta” e nella sua estrema sintesi non ha nulla a che vedere con l’etica. Un secondo significato l’ecologismo si applica alla difesa dell’ambiente per la sua conservazione, assumendo le funzioni di Ambientalismo. Per l’ambientalismo militante l’uomo, quale maggiore responsabile degli squilibri ambientali, è considerato un nemico dell’ambiente. Si tratta ovviamente di una visione orizzontale, all’interno della quale la Chiesa inserisce una visione teista. Papa Francesco ha dedicato all’argomento la sua enciclica Laudato sì del 2015, nella quale affronta in senso teologico la questione esistenziale dell’uomo…
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Il miracolo produce effetti graduali
C’è il momento topico, ma non è tutto! «Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: “Non entrare nemmeno nel villaggio”». (Dalla liturgia). Il cieco di Betsaida è stato guarito da Gesù. Ha recuperato completamente la vista. Ma non la ha recuperata subito. La sua guarigione è stata una cosa progressiva. L’incontro con il Signore ha prodotto i suoi effetti con gradualità. Il percorso di conversione, cioè di guarigione spirituale che il Signore ci indica e sul quale ci guida, non è una cosa istantanea. Certamente c’è un…
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Non è tanto il “come”, quanto il “perché”
Gesù indica le modalità di richiesta al Padre «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». (Dalla liturgia). Il rifiuto di Gesù non è dovuto al fatto che i farisei gli avessero chiesto un segno, ma è legato al motivo per cui essi lo hanno chiesto. I farisei non chiedevano un segno per essere certi della verità, o quanto meno per capire meglio, ma per mettere alla prova Gesù. Quando ci si avvicina a Gesù, alla sua parola, alla Chiesa, con un atteggiamento mentale negativo, pensando cioè che quello che viene insegnato e proposto non sia rilevante per la…
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La risposta di Gesù alla donna cananea fu “violenta”
Il grande insegnamento sulla Fede «Ma lei gli replicò: “Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli”. Allora le disse: “Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia”».(Dalla liturgia) La pagina del Vangelo di oggi è sconcertante. Ci mostra un aspetto del mistero di Dio, un suo atteggiamento che ci lascia spesso molto amareggiati, e che spinge molte persone ad allontanarsi dalla religione. Spesso Dio, di fronte alle disgrazie che colpiscono un essere umano, ci appare distratto e indifferente, quando non addirittura ostile. In questo brano il comportamento di Gesù ci stupisce. Gesù si sta dirigendo verso Tiro e Sidone, dunque lontano…
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Chi è l’ipocrita per Gesù?
La Legge di Dio ha un duplice comandamento d’amore «Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».(Dalla liturgia) «Ipocriti». È questa l’accusa che Gesù rivolge ai dottori della legge. Ipocrita, nell’antichità, era l’attore che recitava a teatro con una maschera sul volto. Ipocrita dunque letteralmente è colui che finge. E i dottori della legge fingevano di osservare scrupolosamente la legge che Dio aveva loro dato per mezzo di Mosè, ma in realtà l’avevano trasformata, con interpretazioni di comodo, in un sistema che permetteva loro di vivere vessando i più poveri e trasgredendo i più elementari precetti della giustizia. La legge di Dio non è una legge fiscale,…
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Gesù non fu «riscattato» dal Padre, ma consegnato a Lui
I significati delle ritualità prescritte e rispettate da Maria e Giuseppe per Gesù «Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore» .(Dalla liturgia) Il Vangelo di Luca termina i racconti dell’infanzia di Gesù con la descrizione di quanto accadeva in quei tempi dopo la nascita di un bambino. Anzitutto dopo otto giorni era prevista, per i maschietti, la circoncisione: anche Gesù otto giorni dopo la sua nascita venne circonciso (ricordiamo questo episodio otto giorni dopo il Natale, il 1° gennaio) e gli venne imposto il nome di Gesù. Quaranta giorni dopo, il…
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Gesù scacciò i demòni, ma gli fu chiesto di andarsene
Il problema della nostra disponibilità «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!».(Dalla liturgia) «I mandriani si misero a pregarlo che lasciasse il loro territorio». C’è da restare stupiti del comportamento di queste persone. Gesù ha liberato un uomo gravemente vessato dal demonio, e i mandriani (che senz’altro non potevano non conoscere la situazione di questa persona) lo pregano di andarsene. Il fatto è che Gesù ha permesso ai demoni di entrare in una grande mandria di porci, e questo ha fatto sì che i maiali annegassero, causando, evidentemente, un danno economico. Noi spesso chiediamo l’aiuto di Dio per le vicende della nostra vita, ma quando si tratta di rinunciare a qualcosa di…
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Indefettibilità della Chiesa: una, santa, cattolica e apostolica
La conversione di Paolo offre spunti di riflessione «E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?”. Rispose: “Chi sei, o Signore?”. Ed egli: “Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare”».( Dalla liturgia) Il Vangelo proposto nella festa di oggi, la conversione di San Paolo dall’ebraismo alla fede cristiana, dice che i credenti «nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno,…
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Il regno dei cieli è vicino
Non “vicino” nel tempo, ma nello spazio «”Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta”.Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”».(Dalla liturgia) Il brano ci parla dell’inizio della vita pubblica di Gesù, e fa subito due precisazioni: il tempo e il luogo. Il tempo: subito dopo l’arresto di Giovanni Battista. L’arresto di Giovanni non è solo una indicazione temporale, ma già ci anticipa la sorte di Gesù: come il Battista, come tutti i profeti, anche Gesù subirà una morte violenta. E anche il riferimento…
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La scelta dei Dodici
Gesù non ha fatto una selezione in base a capacità o efficienza, ma ben altro «Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni».(Dalla liturgia) Gesù non ha cercato dei collaboratori che avessero determinate caratteristiche utili per una certa attività, non ha nemmeno agito per costituire un gruppo, una squadra. Semplicemente «chiamò a sé quelli che voleva». Non individua una categoria, ma sceglie persone con un nome e un cognome, una personalità, una storia. Come ciascuno di noi. Perché ha scelto quelli e non altri? Non lo sappiamo: ha fatto così perché è piaciuto a…
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Dio è padrone anche dei precetti
Gesù, uomo e Dio, è padrone del sabato «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».(Dalla liturgia) Queste parole di Gesù non vogliono dirci che tutto è lecito, vogliono invece metterci in guardia dal legalismo, cioè dall’osservanza della legge fine a se stessa. La legge di Dio non è una legge fiscale, che va rispettata osservandone la lettera ma cercando di spendere il meno possibile. Va osservata alla luce dei due comandamenti dell’amore: ama Dio con tutto te stesso e ama il prossimo tuo come te stesso. E i due comandamenti dell’amore non rendono la legge…
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I miracoli di Gesù operano nel profondo
Non sono solo gesti eccezionali, ma veicolo di salvezza per tutti «Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».(Dalla liturgia) Gesù opera nel paralitico una doppia guarigione: lo libera dal male fisico, la paralisi che gli impediva di vivere in modo soddisfacente l’esistenza, e il peccato, che gli impediva di vivere pienamente il rapporto con Dio e con il prossimo. Il paralitico…
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Il segno della guarigione e i suoi effetti
Gesù non solo guarisce ma libera dal peccato e insegna «Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano».(Dalla liturgia) Gesù libera una donna dalla febbre. Non ci sembra una gran cosa, al giorno d’oggi, ma ricordiamo che in quei tempi una febbre poteva facilmente condurre alla morte. Ma per noi è interessante approfondire un poco l’aspetto spirituale di questa pagina. Gesù prende per mano la donna e la fa alzare. Il verbo «alzare», (nell’originale greco «egherein») è lo stesso verbo che indica la resurrezione. La suocera di Simone, liberata dalla malattia (come Lazzaro che a suo…
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“Convertitevi”: il grido di invito all’amicizia di Gesù
Cosa ci vuole dire Gesù quando indica che il Regno è vicino In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:“Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta“.Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il…
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Il Sole che sorge dall’alto
Gesù viene per tutti, ma sta all’uomo accettarlo «Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».(Dalla liturgia) Il Cantico di Zaccaria, il Benedictus, conclude il tempo di Avvento e ci introduce al Natale. Gesù è il sole che sorge dall’alto e viene a risplendere su noi, noi che viviamo nelle tenebre e nell’ombra della morte. Come il sole risplende dall’alto, è un dono di Dio, non ce lo meritiamo né possiamo in qualche modo guadagnarcelo. Ma proprio come il sole Gesù non…
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Perché il 25 dicembre dell’anno uno?
Quando nacque il Salvatore? Sull’esistenza storica di Gesù, ovvero Yeshua bar Yosef, gli storici non hanno dubbi. Lo stesso studioso ateo Alessandro Barbero ha avuto modo di confermare, anche in un video diffuso su Youtube, che uno storico degno di tale nome non ha motivi per metterla in dubbio. Numerosi quesiti si aprono invece sulla data della nascita del Cristo. Perché l’anno 1? Il primo tra tutti è quello dell’anno. Sappiamo che Giuseppe e Maria, quando si verificò l’evento, si erano recati in Giudea per il censimento. E se sul luogo (Betlemme, dall’ebraico = casa del pane), non ci sono dubbi, occorre far ricorrere la nascita in un periodo in…
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Giovanni Battista: il più grande tra i figli di donna
Il precursore, l’Elia atteso Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie; ecco, il Signore Dio viene con potenza. Alleluia.(Dalla liturgia) Quella del Battista è una figura complessa: è stato concepito prodigiosamente (in modo naturale, ma il prodigio sta nel fatto che i genitori erano molto anziani e la madre sterile), ed è stato riempito di Spirito Santo sin dal grembo materno (ricordiamo l’episodio della Visitazione). Giovanni è un uomo austero, che vive nel deserto e amministra un battesimo di penitenza ai peccatori che desiderano convertirsi. Ha saputo indicare ai suoi discepoli Cristo, riconoscendolo come l’agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo, e non si…
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Fare la volontà del Padre
Alle intenzioni devono seguire i fatti: e non è mai troppo tardi per farlo «Vieni, Signore, non tardare: perdona i peccati del tuo popolo. Alleluia».(Dalla liturgia) La breve parabola che il Vangelo di oggi ci propone va al centro del senso della nostra santa religione. La nostra non è la religione degli annunci, dei buoni propositi, dei buoni sentimenti. La nostra religione ha come motore propulsivo il fare. La nostra fede ci insegna a fare la volontà di Dio. Non stiamo parlando di attivismo senz’anima, di un darsi da fare cieco e sciocco, ma di un adeguare la nostra vita, i nostri pensieri, le nostre scelte, le nostre azioni a…
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Papa Francesco, biografia, stemma, encicliche
Il nostro Papa, la sua vita, la sua storia, le sue scelte Papa Francesco è di fatto uno dei papi più amati, ma c’è anche chi lo contesta, o chi non comprende alcune tra le sue scelte o indicazioni. In concreto le critiche rivolte a Papa Francesco sono la conseguenza di una insufficiente o superficiale conoscenza teologica da parte di chi le formula. Si tratta in sintesi di una mancanza di informazione. Vediamo quindi di conoscere il nostro Papa in modo più approfondito riportando la sua biografia, come viene esposta sul sito della Città del Vaticano, Vatican.va, ripresa da L’Osservatore Romano: “BIOGRAFIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO Il primo Papa giunto…
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Cos’è la Fede? Non è una certezza
La Fede si avvicina più alla speranza che alla certezza Cos’è la Fede? Proviamo a chiedercelo. Non è una certezza perché altrimenti non sarebbe fede. L’unico a non avere Fede ma certezza è stato il Gesù-uomo, perché sapeva che si parlava di se stesso. Dobbiamo prendere confidenza con questo concetto che può apparire scandaloso: Gesù non aveva Fede. E non aveva fede perché aveva la certezza. L’uomo non può avere certezze. Lo dimostra la scienza sperimentale, che con le nuove conoscenze spesso (anzi, quasi sempre) arriva a contraddire se stessa. I veri scienziati, ovvero la comunità scientifica, hanno modificato il concetto di Scienza a mano a mano che le nuove…
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Gesù non impone: insegna
La Vita Eterna passa attraverso i consigli di Gesù «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita».(Dalla liturgia) «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore». Il Signore non impone il suo insegnamento in modo autoritario, perché le sue parole sono spirito e vita, sono parole di verità, per questo si impongono da sé. Gesù insegna, non da consigli, ci invita sì ad imparare da Lui, ma non lo fa con durezza del comando che obbliga,…
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Mentre noi festeggiamo il Natale, per gli ebrei è Hanukkah
La tradizione di una festa antica del popolo di Israele La tradizione ebraica è ciò a cui si è agganciato Gesù per poi sancire la Nuova e Eterna Allenza. Non possiamo quindi trascurare i legami che intercorrono tra le comunità cristiane e quella ebraica, perché sarebbe come rifiutare l’Antico Testamento. Vediamo quindi di avvicinarci ai fratelli ebrei, anche cercando di comprendere e scoprire alcune delle loro tradizioni, che sono affascinanti sia dal punto di vista storico, religioso e culturale. Prendendo spunto dagli imminenti festeggiamenti del Natale di Nostro Signore, possiamo notare che quest’anno la grande festa di Hanukkah che ricorre a partire dal 24 del mese ebraico di kislev, inizierà…
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Ascoltare e praticare la Parola di Dio
Il monito è severo: chi non l’ascolta è simile ad uno stolto «Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».(Dalla liturgia) Poche pagine evangeliche come quella della parabola della casa sulla roccia sanno rendere con forza l’idea di quanto sia inutile una fede fatta solo di parole. Una fede che si nutre di parole, di sentimenti, di emozioni, ma che non diventa concreta, che non modifica il modo di…
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Perseveranza in Cristo: chiave per la vita eterna
Gesù ci invita a essere pronti «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».(Dalla liturgia) Il testimone di Cristo non avrà vita facile. Sarà odiato a causa del nome di Cristo. Potrà essere perseguitato, catturato, imprigionato, tradito anche dagli affetti più cari. Alcuni poi saranno anche uccisi. La frase finale del brano allora può apparire sorprendente. Salverete la vostra vita se sarete perseveranti. A quale vita si riferisce Cristo, se il discepolo viene perseguitato e in molti casi anche ucciso? Evidentemente si riferisce alla vita eterna. La traduzione italiana precedente diceva: «Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime»: secondo molti esperti è una traduzione migliore, in cui il riferimento…
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Il Signore non vuole poco o tanto: vuole tutto
Ed è un tutto che non ci impoverisce «In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: “In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti”».(Dalla liturgia) Gesù esalta il modo di agire di una povera vedova. Egli sa che questa vedova, che aveva gettato nel tesoro del tempio una moneta di nessun valore, in realtà aveva dato tutto quello che aveva. Il Signore la loda perché ha dato tutto quello che aveva. È la logica di Dio: Egli da noi non vuole qualcosa, non…
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Perché Gesù scacciò i mercanti dal Tempio?
La fine di una religiosità solo esteriore Gesù scaccia dal tempio i mercanti. Non è soltanto la reazione sdegnata ai piccoli e grandi abusi che potevano verificarsi nel tempio di Gerusalemme. È molto di più: con questa azione Gesù ha mostrato che la religiosità legata al tempio è definitivamente tramontata. Il nuovo tempio di Dio è Gesù. È Lui il nuovo spazio per incontrare Dio. I venditori di animali (che venivano offerti in sacrificio), i cambiavalute (che cambiavano la moneta romana, usata per i commerci ma ritenuta impura, con le monete giudaiche), svolgevano un’attività necessaria perché potessero essere offerti i sacrifici prescritti. Scacciandoli Gesù ha impedito l’offerta dei sacrifici, ha…
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Quando anche noi, come Gerusalemme, rifiutiamo Gesù?
L’insegnamento del pianto del Salvatore «Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».(Dalla liturgia) Gesù è triste, piange lacrime vere (il verbo originale greco indica un pianto vero, che si vede e si sente). È triste perché Gerusalemme lo ha rifiutato, ha rifiutato Dio, ha perso la grande occasione, quell’occasione che nella vita occorre saper afferrare. Questa grande occasione è detta «la via della pace». Questa espressione nella Bibbia…
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On line il sito delle Parrocchie dell’Alta Valle
Raggruppa le 4 Parrocchie. Sebbene non ancora articolato e completato in tutte le sue funzioni, è online il sito delle Parrocchie dell’Alta Valle Arroscia, che comprende San Pietro di Cosio d’Arroscia, Santi Nazario e Celso di Mendatica, San Biagio di Montegrosso Pian Latte e San Dalmazzo di Pornassio. Si tratta in effetti di un piccolo portale che potrà essere consultato per seguire la vita pastorale delle comunità interessate, ma anche per fornire informazioni e argomenti culturali circa le meravigliose opere d’arte, le chiesette e le cappelle della zona. I fedeli troveranno gli aggiornamenti circa le varie celebrazioni e spunti religiosi. Gli appassionati d’arte potranno consultarlo per avere indicazioni storiche e…
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Il Segno della Croce: un sigillo cristiano
Significato e valore del simbolo gestuale più conosciuto Prima di iniziare a pregare, e molte volte anche quando vogliamo invocare la protezione divina, facciamo il Segno della Croce. Si tratta di un gesto che, purtroppo, alcune volte compiamo distrattamente, quasi per formalismo, ma ha contenuti e significati importanti. È una forma molto antica. San Basilio, nel IV secolo d.C. disse che ai tempi degli apostoli veniva utilizzato nell’amministrazione del Battesimo. Il Segno della Croce che compiamo noi Cattolici consiste nel portare la mano destra, prima sulla fronte, poi al cuore e infine sulla spalla sinistra e su quella destra. Tutto ciò indica che vogliamo amare Dio, con tutta la mente…
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Variazione orari Sante Messe
A causa dell’indisposizione momentanea di Don Luciano, per il quale ci uniamo nella preghiera, le Sante Messe della XXXIII domenica del Tempo Ordinario, previste per domani, SONO ANTICIPATE con i seguenti orari:
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«E tu, Betlemme …», la cittadina del Natale nella storia
Un paesello … molto particolare Betlemme è ovviamente nota per aver dato i natali a Gesù, ma ha anche un proprio patrimonio storico e etimologico che la rende unica al mondo. Le origini di Betlemme affondano le radici nella nebbia dei tempi. Abbiamo delle fonti che la fanno ritenere già esistente all’Età del Bronzo, ovvero attorno al 1400 a.C. Si trova a circa 777 metri di altitudine in quella che al tempo era chiamata Giudea. Il suo nome la rende particolare, anche in relazione alla nascita di Cristo. Il significato infatti è «casa del pane» (dall’ebraico Bet Lechem), e rende molto semplice l’accostamento al corpo di Cristo. La radice del…
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Giudei e Samaritani, perché si odiavano?
Un tuffo nella storia proto-cristiana Traspare in modo chiaro anche dal Vangelo: Giudei e Samaritani non si amavano, anzi, si detestavano. Chiediamoci dunque da dove arrivasse questo antagonismo. I Samaritani erano ritenuti discendenti degli assiri pagani che avevano abbattuto il Regno del Nord e si erano stabiliti a nord della Giudea (Samaria cadde nel 722 a.C.). Ad aggravare questa condizione vi era anche l’opposizione che i Samaritani manifestarono nei confronti delle riforme esclusiviste (Tempio solo a Gerusalemme), e rigoriste che aveva istituito Neemia in ottemperanza alle disposizioni attribuite a Giosia. Come i Giudei osservavano uno stretto monoteismo e la Torah mosaica, ma solo in una loro recensione. Gli Ebrei li…
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Don Luciano vice direttore del Museo Diocesano, confermato Don Giancarlo alle Confraternite
La Curia Vescovile ha diramato l’elenco dei nuovi direttori degli uffici Altro incarico che grava sulle spalle del nostro pastore Don Luciano Massaferro: Mons. Vescovo, lo ha nominato Vice Direttore dell’importante Museo Diocesano ad Albenga. Anche Don Giancarlo Aprosio, recentemente nominato Parroco di Rezzo, ha vista confermata la sua mansione di Delegato per le Confraternite. Sono incarichi importanti che premiano due nostri sacerdoti vicariali e confermano il loro ottimo impegno pastorale. S.E. Mons. Vescovo Guglielmo Borghetti ha firmato i decreti il 1° novembre, e gli incarichi hanno avuto decorrenza dal 4 novembre scorso. L’elenco completo si può leggere sul sito ufficiale della Diocesi, o cliccando QUI.
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«Quando il gioco si fa duro …», una frase che usiamo spesso
Nella civiltà dell’apparire è sufficiente sembrare dei «duri»? «… i duri cominciano a giocare». Confessiamolo: ci piace apparire dei «duri», probabilmente anche quando sappiamo di non esserlo. La nostra società ha assistito e assecondato la vittoria dell’avere sull’essere. Ma anche l’apparire è divenuto più importante dell’essere. Gli stereotipi proclamati dai social, dove ognuno si sforza di apparire ciò che non è, rinunciando alla ricerca di sé stesso e mettendo a dura prova la percezione della propria essenza, ci “impongono” di creare un’immagine vincente. Ma cosa significa esattamente essere dei «duri»? Prima di tutto affrontare le vicissitudini della vita con lucidità. La realtà ci pone dinnanzi circostanze inaspettate, e non sempre…
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Chi erano e qual era la spiritualità degli Esseni?
La comunità che viveva a Qumran e a cui è stato erroneamente associato Gesù La scoperta dei Manoscritti del Mar Morto è ritenuta uno dei più grandi successi in campo archeologico. I ritrovamenti degli oltre 900 manoscritti, i più recenti databili almeno al I secolo d.C. e i più antichi al II secolo a.C., non solo hanno confermato la correttezza di trascrizione dell’intera Bibbia, ma hanno aggiunto notizie storiche e religiose importanti. L’attenzione dei ricercatori si concentra su vari e entusiasmanti aspetti, tra i quali i motivi per cui i rotoli erano stati accumulati nelle grotte, chi li avesse custoditi, la natura delle grotte, e tanto altro ancora. Uno degli…
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La torre di Siloe, storia e Bibbia
I riscontri storici sul crollo che uccise 18 Galilei La vita terrena di Gesù si svolse, come sappiamo, nel contesto dell’occupazione romana dell’odierna Palestina, e costituì per gli storici un fatto estremamente marginale, seppure nella cronaca dell’epoca riscosse una discreta eco, tanto da essere riportata da illustri storici. Gli eventi gesuani, però, non hanno avuto il risalto delle grandi imprese riportate sui libri, in quanto furono a lungo considerate un fatto locale e circoscritto, almeno fino a quando ci si è resi conto, col diffondersi del Cristianesimo, di quanto questo avrebbe cambiato la Storia. Ne consegue che alcuni eventi narrati nella Bibbia non abbiano ancora trovato un riscontro storico o…
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Erode Antipa, la spia di Tiberio
Chi era e dove morì l’uomo che fece uccidere il Battista e condannò Gesù Conosciamo Erode Antipa dalle pagine del Vangelo, e precisamente nelle narrazioni riguardanti la vicenda della morte di Giovanni il Battista e della condanna a morte di Gesù. Il Vangelo ci informa anche che il giorno in cui fu decisa la sorte di Gesù, Erode Antipa e Pilato divennero amici. Erode Antipa, però, aveva a quel tempo già alle spalle un passato travagliato. Fu nominato dai Romani Governatore della Galilea e della Perea nel 4 d.C., ovvero alla morte di Erode il Grande (quello della strage degli innocenti) di cui era figlio della quarta moglie, la samaritana…
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Essere primi, ma nell’amore
Il primato del servizio avvicina l’uomo alla propria essenza e a Dio Quando Giacomo e Giovanni chiedono a Gesù di essere i primi, il Cristo non si adira. Comprende che i “figli del tuono” non hanno ben chiaro cosa comporta la loro richiesta, e capisce anche i limiti umani che ci portano alla superbia e all’orgoglio insano. In realtà Gesù sa che l’uomo può ambire ad essere il primo, ma non nella gloria terrena o nelle cose mondane, se non nell’amore e nel servizio. La storia dell’umanità ci insegna che l’uomo non è ancora completamente maturato: lo testimonia il fatto che nonostante agi, comodità e l’ausilio di supporti come la…