Il sì di Giuseppe: salvezza e insegnamento
Cosa sarebbe stato senza il suo sì? Giuseppe: il grande e silenzioso santo
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Dalla liturgia).
«Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.». Queste sono le parole finali del brano che abbiamo appena ascoltato, e ci illuminano un poco sulla figura di uno dei più grandi santi della storia della salvezza.
In queste parole sta la vera grandezza di San Giuseppe: non parla (nei vangeli non è riportata una sola parola detta da lui) ma fa la volontà di Dio. Non in modo cieco, incosciente, stupido, no. Ma con convinta e intelligente docilità.
Giuseppe è definito, in questo brano, un uomo giusto. Nella Bibbia il giusto è colui che fa la volontà di Dio. Fare la volontà di Dio ci fa vivere una vita diversa e migliore: Giuseppe che si sveglia dal sonno ci riporta alle pagine della creazione, quando Adamo si è svegliato dal sonno durante il quale Dio aveva creato Eva, e con quel risveglio inizia per lui una vita nuova e migliore.
Giuseppe, destatosi dal sonno, obbedendo alla parola dell’angelo ha accolto Maria, e accogliendo Maria ha accolto Gesù, ed ha avuto una parte fondamentale nella storia della salvezza.
Fare la volontà di Dio: non c’è altro modo di essere giusti.
San Giuseppe ci esorta e ci aiuta proprio a fare questo, a fare la volontà di Dio, in modo serio e meditato, ma anche con la fiducia del figlio verso il Padre, sapendo che è nella volontà di Dio (anche quando ci risulta ardua e poco comprensibile) che noi possiamo trovare la pace e la gioia.