Il male cresce subdolamente
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Il male cresce subdolamente

Trascurare i piccoli indizi del male porta sempre a condizioni di maggiore gravità

«Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù
».
(Dalla liturgia).

Il male è diffusivo di sé. Cioè da un male piccolo si sviluppa spesso un male molto più grande.

Erode sta dando una cena per il suo compleanno. Sono presenti i notabili del regno, possiamo immaginare una compagnia di gente di una certa età.

Danza una bella ragazza, possiamo immaginare che lo faccia con grande sensualità, in modo da ammaliare i suoi anziani spettatori. Che male c’è, si potrebbe dire? Ci sono cose più gravi nella vita!

Erode, oramai dimentico di ogni ragionevolezza, si lascia andare ad una promessa del tutto fuori luogo. La ragazza, bella, sensuale, è però terribilmente vuota: potrebbe chiedere quello che vuole e non sa cosa chiedere. Deve farselo suggerire dalla madre.

Alla fine di questo teatrino ci scappa il morto. Giovanni Battista, il più grande tra i nati di donna, viene decapitato. Il male piccolo è diventato terribilmente grande.

Ma questo è potuto succedere perché si è verificato nel contesto di una vita lontana da Dio. Erode viveva con la moglie di un altro, cosa molto comune anche ai nostri tempi, oggi i due si chiamerebbero due «compagni».

È inutile illuderci: vivendo abitualmente lontani da Dio diamo spazio al male nella nostra vita. E ci illudiamo se pensiamo di poterne dominare gli effetti.

Cerchiamo, con l’aiuto del Signore, di vivere in grazia di Dio, di evitare il peccato, soprattutto quelle situazioni di peccato abituale. Se ci troviamo a vivere in una situazione di questo genere chiediamo al Signore di aiutarci ad uscirne. Nulla più che l’abitudine al peccato può causare gravi danni nella nostra esistenza, in questa vita terrena e nella vita eterna.

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