Erode Antipa, la spia di Tiberio
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Erode Antipa, la spia di Tiberio

Chi era e dove morì l’uomo che fece uccidere il Battista e condannò Gesù

Conosciamo Erode Antipa dalle pagine del Vangelo, e precisamente nelle narrazioni riguardanti la vicenda della morte di Giovanni il Battista e della condanna a morte di Gesù. Il Vangelo ci informa anche che il giorno in cui fu decisa la sorte di Gesù, Erode Antipa e Pilato divennero amici.

Erode Antipa, però, aveva a quel tempo già alle spalle un passato travagliato. Fu nominato dai Romani Governatore della Galilea e della Perea nel 4 d.C., ovvero alla morte di Erode il Grande (quello della strage degli innocenti) di cui era figlio della quarta moglie, la samaritana Maltace.

Quando morì Erode il Grande, infatti, i territori che governava furono divisi fra tre dei suoi figli. Giudea, Samaria e una parte dell’Idumea furono assegnati a Erode Archelao, mentre Filippo ottenne Batanea, la Traconitide, l’Auranitide e alcune parti della Paniade.

Dopo pochi anni, i Romani giudicarono Erode Archelao troppo mite e aggiunsero i suoi territori al governo di Erode Antipa. Di fatto, quindi, egli si trovo ad essere il responsabile della giurisdizione in cui avvenne la condanna del Cristo.

Quando assurse a Governatore, Antipa aveva soli 17 anni, ma dimostrava delle caratteristiche politiche e diplomatiche notevoli. Era riuscito ad entrare in amicizia con l’imperatore Tiberio, e lo serviva in qualità di informatore riguardo ai fatti che avvenivano nella zona del Medio-Oriente.

In onore di Tiberio, Antipa fondò Tiberiade, e in omaggio alla madre dell’imperatore, Giulia, fondò una città in Perea.

Nel corso di una visita a Roma si invaghi della moglie del fratello Filippo, Erodiade, madre di Salomè, per sposare la quale ripudiò la sua moglie legittima che era figlia del re nabateo Areta IV, scatenando le sue ire. Areta entrò in guerra e sconfisse Antipa, il quale in virtù delle sue conoscenze romane riuscì a mantenere il governatorato.

Quando il nuovo imperatore, Caligola, nominò re Erode Agrippa, Erodiade insistette affinché Antipa si recasse a Roma per ottenere lo stesso riconoscimento. Ciò gli fu fatale: Agrippa tramò affinché Antipa venisse accusato di tradimento, per cui Caligola lo mise agli arresti e lo confinò a Lugdunum, l’attuale Lione.

Erodiade, dapprima graziata perché sorella di Agrippa, scelse di seguirlo in esilio, dove morirono.

Lo storico ebreo Giuseppe Flavio, divenuto poi cittadino romano e scampato all’eccidio di Masada, ha trattato ampiamente la figura di Erode Antipa nella sua opera Antichità Giudaiche, confermando tutto ciò che di Erode Antipa è scritto nel Vangelo

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