Giudei e Samaritani, perché si odiavano?
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Giudei e Samaritani, perché si odiavano?

Un tuffo nella storia proto-cristiana

Traspare in modo chiaro anche dal Vangelo: Giudei e Samaritani non si amavano, anzi, si detestavano. Chiediamoci dunque da dove arrivasse questo antagonismo.

I Samaritani erano ritenuti discendenti degli assiri pagani che avevano abbattuto il Regno del Nord e si erano stabiliti a nord della Giudea (Samaria cadde nel 722 a.C.). Ad aggravare questa condizione vi era anche l’opposizione che i Samaritani manifestarono nei confronti delle riforme esclusiviste (Tempio solo a Gerusalemme), e rigoriste che aveva istituito Neemia in ottemperanza alle disposizioni attribuite a Giosia. Come i Giudei osservavano uno stretto monoteismo e la Torah mosaica, ma solo in una loro recensione.

Gli Ebrei li consideravano quindi eretici ed erano attenti a non “contaminarsi” col contatto con i loro vicini geografici.

Il mondo ebraico del tempo di Gesù era variegato e c’erano diverse tendenze politico-religiose. Gli Ebrei erano divisi in Farisei (stretti osservanti di ogni disposizione in modo ultra-formale), i Sadducei (che non credevano nell’immortalità dell’anima) e infine gli Esseni, i quali vivevano in stile monastico e avevano strette regole religiose, di comportamento e adottavano la teologia dei “due spiriti”.

I manoscritti del Mar Morto aiutano molto in questo ambito di ricerca.

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