«E tu, Betlemme …», la cittadina del Natale nella storia
Un paesello … molto particolare
Betlemme è ovviamente nota per aver dato i natali a Gesù, ma ha anche un proprio patrimonio storico e etimologico che la rende unica al mondo.
Le origini di Betlemme affondano le radici nella nebbia dei tempi. Abbiamo delle fonti che la fanno ritenere già esistente all’Età del Bronzo, ovvero attorno al 1400 a.C. Si trova a circa 777 metri di altitudine in quella che al tempo era chiamata Giudea.
Il suo nome la rende particolare, anche in relazione alla nascita di Cristo. Il significato infatti è «casa del pane» (dall’ebraico Bet Lechem), e rende molto semplice l’accostamento al corpo di Cristo. La radice del nome la collega anche a «casa della battaglia» . L’appellativo sarebbe derivato dal periodo antico dell’insediamento, ricco di guerre nella zona e con la conseguente difficoltà a reperire il pane. Anche il nome in arabo (Bet Lahm) ha un significato indicativo: «casa della carne».
A circa 2 km. da Betlemme sorge un piccolo villaggio che riporta all’evento della Natività: Beit Sahur (= la casa dei guardiani) che comprende il «Campo dei Pastori». In questo luogo sorge una chiesa dedicata agli Angeli che che risale ai tempi di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino I (IV sec. d.C.) e ricorda l’annuncio dato ai pastori.
Dati dalla rivista «Catechisti Parrocchiali», n° 3/2024, articolo di Emilio Salvatore