A Qumran non trascrivevano i Vangeli
Considerazioni sui ritrovamenti del Mar Morto
Tra tutti i circa 900 manoscritti ritrovati a Qumran, nessuno appartiene al corpus del Nuovo Testamento. Sinceramente questo non può definirsi uno scoop o una notizia sconvolgente. Lo sarebbe forse se avessimo appurato il contrario, e vediamo il perché.
La comunità insediata a Qumran, sebbene i più seri studiosi non si sbilancino totalmente ad ammetterlo in via ufficiale e perentoria, dovrebbe essere stata composta da un gruppo che viveva una vita monacale, e che osservava una dottrina essena con risvolti fortemente predeterministici e critici nei confronti del sacerdozio asmoneo.
L’occupazione principale di questi uomini sarebbe la copiatura dei testi, prevalentemente sacri, il loro commento, la redazione di scritti settari. A questo scopo si sarebbero organizzati per produrre pergamene, per produrre vasellame e ceramiche che servissero a scopo alimentare, ma anche rituale.
L’epoca dell’insediamento, in relazione alla produzione e conservazione dei manoscritti è da collocare in quello che De Vaux, il monaco-archeologo che ha maturato una enorme competenza nello studio e negli scavi di Qumran, definì il I e II periodo, e che prende posto dal III secolo a.C. fino al I secolo d.C., e più precisamente al 68/70 d.C., quando la comunità cessò di occupare la zona in conseguenza all’offensiva romana.
L’estrazione ebraica e l’osservanza della Torah fa pensare ad una setta distante dalla accettazione della nascente dottrina cristiana. A ciò dobbiamo aggiungere che i testi neotestamentari iniziarono ad essere prodotti (a quanto a tutt’oggi siamo a conoscenza) a partire da circa la seconda metà del I secolo d.C.
Grande scalpore aveva trovato una ipotesi formulata dal catalano J. Callaghan, il quale pensò che il frammento 7Q57 fosse relativo al Vangelo di Marco. Questa teoria è stata però smentita da una credibile osservazione delle lettere greche che sono leggibili sul frammento stesso.
Dobbiamo quindi prendere coscienza del fatto che la comunità essena di Qumran, o comunque chiunque abbia conservato i documenti del Mar Rosso, non possedeva scritti del Nuovo Testamento.
Nella foto il frammento 7Q57, mostra come dopo la parola “kai” non troviamo coincidenza di prosecuzione del testo evangelico.