Il monito delle parabole della misericordia
Dio ci cerca perché noi ci allontaniamo
«Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
(Dalla liturgia)
Quando leggiamo le cosiddette parabole della misericordia (quella della pecorella smarrita, quella della moneta perduta e quella del figliol prodigo) di solito siamo portati a puntare l’attenzione sulla misericordia di Dio, e questo è senz’altro il messaggio più importante che queste parabole ci trasmettono. Ma difficilmente si sottolinea un altro fatto: che se Dio ci attende, se Dio ci cerca è perché corriamo il rischio di perderci.
È vero che Dio ci ama, e in questa vita ci aspetta con pazienza e anzi ci viene, in modi diversi, a cercare. Ma è anche vero che, se viene a cercarci è perché, per noi, non è indifferente vivere con Dio o senza Dio.
Queste parabole ci riempiono di consolazione, perché ci mostrano quanto il Padre ci ami e quanto tenga a noi, ma dovrebbero anche farci riflettere sul fatto che vivere lontani da Dio, vivere nel peccato, vivere come a Dio non piace, è per noi causa di grave pericolo, per questa vita, perché rischiamo di sciuparla, e per la vita eterna, perché rischiamo di perderla per sempre. Infatti se la pecora potesse vivere bene lontano dal pastore, il pastore non andrebbe a cercarla!