-
Ascoltare e praticare la Parola di Dio
Il monito è severo: chi non l’ascolta è simile ad uno stolto «Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».(Dalla liturgia) Poche pagine evangeliche come quella della parabola della casa sulla roccia sanno rendere con forza l’idea di quanto sia inutile una fede fatta solo di parole. Una fede che si nutre di parole, di sentimenti, di emozioni, ma che non diventa concreta, che non modifica il modo di…
-
Come giunge la chiamata di Dio?
Non è una decisione dell’uomo, ma una risposta «In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono».(Dalla liturgia) La festa dell’apostolo Andrea ci fa ascoltare il brano della chiamata dei primi discepoli. Gesù chiama questi uomini nella loro quotidianità: non c’è nulla di sacro che incornici questo incontro: infatti i discepoli vengono chiamati da Gesù mentre svolgono il loro lavoro quotidiano. Il brano, mettendoci davanti a due scene…
-
La vicinanza del Regno di Dio
Un invito a guardare all’essenza della nostra vita «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino».(Dalla liturgia) Luca (come del resto gli altri Evangelisti) quando ci parla della fine dei tempi non ci da indicazioni precise. Tutto ciò che sembra volerci dire è: «state attenti, non lasciatevi distrarre». Le indicazioni che ci da circa i segni che dovrebbero annunciare la fine della realtà così come la conosciamo non ci danno elementi significativi: sono situazioni sempre presenti nella storia dell’uomo. Allora cosa…
-
Perseveranza in Cristo: chiave per la vita eterna
Gesù ci invita a essere pronti «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».(Dalla liturgia) Il testimone di Cristo non avrà vita facile. Sarà odiato a causa del nome di Cristo. Potrà essere perseguitato, catturato, imprigionato, tradito anche dagli affetti più cari. Alcuni poi saranno anche uccisi. La frase finale del brano allora può apparire sorprendente. Salverete la vostra vita se sarete perseveranti. A quale vita si riferisce Cristo, se il discepolo viene perseguitato e in molti casi anche ucciso? Evidentemente si riferisce alla vita eterna. La traduzione italiana precedente diceva: «Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime»: secondo molti esperti è una traduzione migliore, in cui il riferimento…
-
La fine dei tempi
Non importa quando avverrà: è importante arrivarci pronti Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita. Alleluia.(Dalla liturgia) «Badate a non lasciarvi ingannare!». Gesù, rispondendo ad una domanda sulla fine dei tempi, ci esorta a non farci trarre in inganno. Innanzitutto da chi va proclamando di conoscere qualcosa su questi avvenimenti. Poi da guerre e sconvolgimenti. Non sono queste cose ad annunciarci la fine dei tempi. Il Signore ci esorta a non perderci in problemi inutili: quando accadrà tutto questo? E chi se ne importa! Quello che importa è arrivarci preparati! Non perdiamoci dunque in questioni inutili. Pensiamo a ciò che serve alla…
-
Perché Gesù scacciò i mercanti dal Tempio?
La fine di una religiosità solo esteriore Gesù scaccia dal tempio i mercanti. Non è soltanto la reazione sdegnata ai piccoli e grandi abusi che potevano verificarsi nel tempio di Gerusalemme. È molto di più: con questa azione Gesù ha mostrato che la religiosità legata al tempio è definitivamente tramontata. Il nuovo tempio di Dio è Gesù. È Lui il nuovo spazio per incontrare Dio. I venditori di animali (che venivano offerti in sacrificio), i cambiavalute (che cambiavano la moneta romana, usata per i commerci ma ritenuta impura, con le monete giudaiche), svolgevano un’attività necessaria perché potessero essere offerti i sacrifici prescritti. Scacciandoli Gesù ha impedito l’offerta dei sacrifici, ha…
-
Quando anche noi, come Gerusalemme, rifiutiamo Gesù?
L’insegnamento del pianto del Salvatore «Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».(Dalla liturgia) Gesù è triste, piange lacrime vere (il verbo originale greco indica un pianto vero, che si vede e si sente). È triste perché Gerusalemme lo ha rifiutato, ha rifiutato Dio, ha perso la grande occasione, quell’occasione che nella vita occorre saper afferrare. Questa grande occasione è detta «la via della pace». Questa espressione nella Bibbia…