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I protagonisti della Bibbia. 10 – Sansone
La forza nei capelli: cosa è scritto sul più dotato dei Giudici di Israele Uno dei personaggi della Bibbia che è stato «sfruttato» da cinema e televisione, fino ad essere assurto nell’immaginario popolare in modo alquanto diverso di come il Libro dei Giudici lo descrive, è certamente Sansone. Negli anni Cinquanta e Sessanta proliferarono film di cassetta che indicavano Sansone come un super-eroe spesso in combattimento con Ercole o con Maciste. Questa confusione ha allontanato la figura del personaggio dal significato originario e dal contesto in cui lo si trova nelle Sacre Scritture. Nella Bibbia, e precisamente nel Libro dei Giudici, Sansone ci viene presentato come il più dotato da…
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«Dio pose la tenda» testimonia la volontà di abitare con l’uomo
La mano tesa della Trinità «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). Si tratta di uno dei versetti più suggestivi e importanti, non solo del Corpus Giovanneo, ma di tutta la Bibbia. Nell’originale in greco del Vangelo di Giovanni questa frase viene espressa con “Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο καὶ ἐσκήνωσεν ἐν ἡμῖν», ovvero “E il Logos divenne carne e pose la tenda fra noi”. Il richiamo è immediato, per un ebreo, alla vicenda in Esodo, in cui Dio abitava la Tenda del Convegno, e manifestava la sua presenza con una nube che calava su essa. Per un popolo nomade «porre la…
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Ebraico: «Shalom», l’augurio di ritorno all’Eden
Il saluto tipico degli Ebrei non è un semplice «ciao» Solitamente incontrando un amico ebreo o comunque un professante la religione ebraica, il saluto ricorrente è «Shalom» (שלום). La radice di questo termine formata dalle consonanti Shin (ש), Lamed (ל) e Mem (ם), esprime completezza, perfezione, pace, salute. Come sappiamo l’ebraico si legge e scrive da destra verso sinistra, per cui la prima lettera è Shin, che simboleggia il fuoco (esh, אֵשׁ), mentre la Mem rappresenta l’acqua (mayim, מיים). A unire questi due elementi fondamentali e estremi c’è Lamed (lettera L, ma che significa letteralmente «imparare»). Imparare a governare e armonizzare acqua e fuoco vuol dire tornare ad uno stato…
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Àdam, è assonante con «suolo fertile» e significa anche «umanità»
Il nome di Adamo nel suo significato etimologico e teologico, nonché nei suoi compiti Sia Cristiani che Ebrei e Islamici considerano Adamo la rappresentazione della prima creatura umana. Le interpretazioni sulla creazione sono ancora aperte, ma pochi ormai pensano che il riferimento al «primo uomo» possa realmente essere a quello di una persona identificabile. Ci sono varie scuole di pensiero al riguardo, ma cosa abbiamo di certo dal punto di vista pratico e riscontrabile con una logica scientifico-letteraria, sono i riferimenti etimologici, ovvero le origini letterarie del nomne, a cui si aggiungono le deduzioni teologiche. Adamo (in ebraico אָדָם, in arabo آدم, ʾĀdam). Letteralmente il termine in ebraico è in assonanza con «adamà» («אדמה»), ovvero «suolo»…
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I protagonisti della Bibbia. 9 – Esaù e le lenticchie
L’uomo delle donne straniere Isacco ebbe da Rebecca una coppia di gemelli: Esaù e Giacobbe. Fu Esaù (עֵשָׂו = peloso, ruvido) il primo ad essere partorito e di conseguenza ad essere considerato il primogenito secondo l’usanza del tempo. Giacobbe (יַעֲקֹב: Yaʿaqov o Ya’ãqōb, il soppiantatore, da ageb = tallone), al momento della nascita, fu colto nell’atto di cercare di afferrare il tallone del fratello, per aggrapparsi a lui. Questo gesto fu interpretato come la volontà di essere lui il primogenito. Esaù, che era il preferito di Isacco, si dimostrò molto abile nella caccia e perfettamente a suo agio nella steppa. Fisicamente è descritto di capigliatura rossa e molto villoso. Un…
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La Santa Messa è incontro con Gesù vivo
A Emmaus Gesù fu riconosciuto nello spezzare il pane «Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto».(Dalla liturgia). Facciamoci caso: i due discepoli di Emmaus, Cleopa e il suo compagno, conoscevano già tutto quando, amareggiati e rancorosi, si allontanavano da Gerusalemme per andare chissà dove. L’incontro con il viandante (che poi si è rivelato essere Gesù) non ha dato loro qualche notizia nuova. Conoscevano già la testimonianza delle donne, la tomba vuota, persino la visione degli angeli che affermano che…
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«Apocalisse» non significa catastrofe
Un termine che viene spesso male interpretato L’utilizzo dei termini spesso trae in inganno, e attraverso l’uso comune spesso cambia di significato. Quello che è il contenuto che vuole trasmettere in un’epoca, viene poi trasformato e utilizzato in modo improprio. Uno tra gli esempi più eclatanti è quello di «apocalisse», ed è particolarmente importante perché assume connotati che investono anche l’ambito religioso. Oggi apocalisse viene usato per indicare una catastrofe, spesso planetaria. Abbinando questo significato al libro di Giovanni, si tende a interpretarlo come l’annuncio di un armageddon, ovvero di una immane e universale sciagura che sconvolgerebbe cieli e terra. Il termine, invece, indica qualcosa di molto diverso, e come…
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L’amore risponde al tradimento e genera la vita
Attraverso il dono di sé Gesù vince il peccato e la morte Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».(Dalla liturgia) Gesù si prepara a vivere la sua Pasqua in un contesto avvelenato di tradimento e di paure. Anche tra i suoi la domanda “Sono forse io, Signore” nasconde sospetti guardinghi e diffidenza mortale. Forse tutti riconoscono inconsciamente di non essere all’altezza della fedeltà che il momento richiede. È così che si consumano i drammi…
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L’indispensabilità di Gesù
Incarnazione, passione, morte e resurrezione: il percorso che ha inserito l’uomo nell’eternità «Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli».(Dalla liturgia). La domanda dei Giudei è tra la curiosità, il dubbio e la confusione. E, viste come sono andate le ultime due pasque con Gesù a Gerusalemme, si chiedono: “chissà stavolta… cosa accadrà!”Per noi la domanda ha il tono della necessità assoluta, dell’invocazione.Come potremo fare Pasqua, senza te?Il tempio sarebbe vuoto e muto.Saremmo senza agnello e senza pastore.Saremmo senza amore e senza…
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Il sì di Giuseppe: salvezza e insegnamento
Cosa sarebbe stato senza il suo sì? Giuseppe: il grande e silenzioso santo «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Dalla liturgia). «Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.». Queste sono le parole finali del brano che abbiamo appena ascoltato, e ci illuminano un poco sulla figura di uno dei più grandi santi della storia della salvezza. In queste parole sta la vera grandezza di…