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L’autorità di Gesù e l’umiltà di accettare la sequela
«Non chi dice “Signore, Signore” …» «In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi» (Dalla liturgia). «Egli insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi». Gesù è stato inviato dal Padre per rivelare ciò che di Dio può essere noto all’uomo su questa terra. Gesù è a sua volta è Dio, la persona divina del Figlio, generato e non creato, prima di tutti i secoli, dalla stessa sostanza del Padre, che in un certo luogo e in una certa data ha assunto…
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Fare esperienza di Gesù, scopo e via di salvezza
La risposta alla domanda di Gesù ai primi discepoli «In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”» (Dalla liturgia). «Che cosa cercate?». La domanda di Gesù non è : «Chi cercate?», che sembrerebbe più ovvia. La domanda di Gesù sembra dire: «Che cosa sperate di ottenere?», «Che cosa volete da me?». E la risposta dei discepoli: «Maestro, dove dimori?» ci fa capire quale è lo scopo della loro ricerca: non è sapere qualcosa su Gesù, avere qualche informazione, ma è vivere con Lui, fare esperienza di Lui. Conoscere Gesù non significa solo capire delle cose,…
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«In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete»
Siamo certi di conoscere Gesù? Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta Uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo» (Dalla liturgia). «In mezzo a voi sta Uno che voi non conoscete». Gesù Cristo, il Verbo di Dio, il Figlio connaturale al Padre, generato prima di tutti i secoli, si fa carne, diventa uomo, assumendo la natura umana (creata). Giovanni parla del Messia, ma non parla di un Messia (o Cristo, è la stessa cosa) che verrà, ma di un Messia che è già qui, è già presente. È attraverso la…
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Pietro, mi ami tu?
Nel dialogo di Pietro con Gesù la nostra difficoltà a abbandonarci nel Signore Il vangelo di Giovanni al capitolo 21 ci narra circa la terza apparizione di Gesù agli Apostoli, dopo la sua Resurrezione. Dopo che gli Apostoli ebbero raccolto i 153 grossi pesci (153 era il numero dei popoli allora conosciuti), Gesù si rivolse a Pietro e gli chiese per tre volte se lui lo amasse. Balza immediatamente agli occhi che la domanda rivolta per 3 volte intendeva sottolineare e rimediare alla triplice negazione di Pietro nella vicenda dell’arresto di Gesù. Ma come sempre abbiamo un significato più profondo che possiamo scoprire solo studiando le Scritture. Come ben sappiamo…
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Nella creazione ci sono due cieli e due acque
L’insufficienza della lettura letterale Il problema nella lettura della Bibbia, come di tutti i testi antichi, risiede nell’interpretazione. Essa deve essere il più possibile armonica con i concetti che i redattori dei testi volevano trasmettere. Tutte le volte che apriamo un libro antico siamo portati a leggere con gli occhi di noi uomini del terzo millennio. In realtà la storia ci insegna che mentalità, parole, concetti, logica e molto altro ancora, sono profondamente cambiati. Ancora oggi ci troviamo di fronte a popoli con culture e modi interpretativi degli eventi e della natura, diversi tra loro. Nella fattispecie della Bibbia il problema è ancora più sensibile perché interviene la pretesa di…
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Riconoscere il dono
«Ti ringrazio di avermi creato, redento, fatto cristiano …» «Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me» (Dalla liturgia). «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». Spesso noi cristiani, noi cattolici, non ci rendiamo conto della grazia che ci è stata data: quella di avere ricevuto…
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Gesù vuole tutto, ma è per darci molto di più
Solo fidandosi del Signore possiamo acquisire la vera sicurezza «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere» (Dalla liturgia). Gesù esalta il modo di agire di una povera vedova. Egli sa che questa vedova, che aveva gettato nel tesoro del tempio una moneta di nessun valore, in realtà aveva dato tutto quello che aveva. Il Signore la loda perché ha dato tutto quello che aveva. È la logica di Dio: Egli da noi non vuole qualcosa, non vuole poco, non vuole…
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L’accoglienza di Gesù è via privilegiata di salvezza
Incontrare il Cristo a cuore aperto cambia ogni prospettiva «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre» (Dalla liturgia). «Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Zaccheo era una persona perduta. Era un pubblicano, anzi era il capo dei pubblicani, quella categoria di persone odiata dalla gente di Israele perché raccoglieva le tasse per l’occupante Romano e ci faceva la cresta, arricchendosi alle spalle dei poveri. Gesù stesso stesso aveva detto che è più facile che un cammello passi per la cruna di…
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Il libro della Sapienza, chiude l’Antico Testamento e «apre» il Nuovo
Il fenomeno lecito della pseudo-epigrafia lo attribuisce a Re Salomone Nell’Antichità non era reato e neppure motivo di scandalo o sorpresa, «firmare» un testo o un qualsiasi scritto col nome di un autore famoso. È la pseudo-epigrafia, utilizzata per dare «forza» e autorità a ciò che si voleva trasmettere, restando sui solchi di pensiero dell’autore citato. Come in tutta la letteratura antica troviamo ciò anche tra i libri della Bibbia, il che non esclude di ritenerli ispirati: ne abbiamo esempi in Cantico dei Cantici e in Qoelet (Ecclesiaste), come in molte Epistole del Nuovo Testamento. Il libro della Sapienza rientra di diritto nel novero dei documenti dell’Antico Testamento, seppure scritto…
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Chiesa dei Santi e Chiesa visibile
La precisazione di Sant’Agostino è un’accusa per chi vuole escludere Noi che ci preoccupiamo di stabilire chi è degno di partecipare alla vita liturgica della Chiesa e di chi dovrebbe invece, secondo le nostre opinioni restarne escluso, dovremmo approfondire la storia patristica della Chiesa. Uno dei più grandi pensatori della storia dell’umanità, Sant’Agostino da Ippona, trasse dalle Sacre Scritture molte accezioni sostanziali. Già allora all’interno della «istituzione Chiesa» si verificavano eventi poco edificanti. Nulla di particolarmente sorprendente dato che ogni istituzione gestita da uomini presenta questi pericoli. Ciò nonostante, allora come oggi, quanto toccasse anche da vicino l’aspetto spirituale, qualora fosse non più che perfetto diveniva (e diviene) fonte di…