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Le richieste del Signore
Dio non chiede l’impossibile: siamo noi che spesso non lo comprendiamo Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.(Dalla liturgia). Quello che ci spaventa, in questo racconto evangelico, è la richiesta di Gesù di disfarci di tutti i beni che possediamo. Ci sembra una cosa spropositata e ingiusta. Ma non è questo il significato più vero del racconto. Il Signore non chiede a…
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I protagonisti della Bibbia – 15. Elia
Il profeta che non morì Un posto di grande rilievo nella Bibbia è sicuramente da riservare al profeta Elia, non solo per le gesta in molti casi sorprendenti, ma anche per i significati che la sua figura assume nella storia del popolo ebraico e della salvezza universale. Elia viene infatti indicato come colui che deve precedere il Messia per annunciarlo. E per questo motivo la tradizione non contempla la sua morte: egli viene infatti rapito in cielo, in anima e corpo, su un carro infuocato. Proprio per questa vicenda del carro infuocato, narrata nel Libro dei Re, in cui sono elencate le sue gesta e descritto il suo apporto alla…
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I protagonisti della Bibbia – 14. Isaia e l’annuncio di Cristo
Gesù iniziò la predicazione con una sua frase Isaia è uno tra i maggiori profeti biblici, insieme a Elia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Ma rispetto a tutti gli altri è colui i cui riferimenti sono in modo più intelleggibile e diretto collegabili all’annuncio dell’avvento di Gesù. Il Cristo iniziò la sua predicazione con una frase compresa nel rotolo di Isaia, che Luca ci riporta nel suo Vangelo: «Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo egli mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio; a proclamare ai prigionieri la liberazione, e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi,…
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I protagonisti della Bibbia – 13. Noè e il diluvio
Diluvio universale, un evento non solo biblico Il racconto del diluvio universale, che appare nella Bibbia, e precisamente a partire da Genesi 6, non è esclusivo della nostra cultura. Lo troviamo infatti in narrazioni più o meno simili nell’Epopea di Gilgamesh (mesopotamica), nel mito greco di Deucalione e Pirra, nella mitologia norrena col nome di Ragnarok, nella cultura atzeca, e addirittura nell’induismo nel libro Matsya Purana in cui si narra l’incarnazione di Visnu, che viene interpretata in Matsya (il pesce). Si tratta dunque di un tema ricorrente, il che ha fatto pensare ad un fatto relamente accaduto, almeno come evento naturale nel passato antico. Gli studi si sono moltiplicati, e…
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I protagonisti della Bibbia – 12. Adamo, i significati teologici superano quelli storici
La creazione dell’uomo: il «perché» è più importante del «come» Siamo certi che la Bibbia voglia sostanzialmente dirci chi fu il primo uomo della storia dell’umanità? O forse al testo ispirato interessava soprattutto esprimere altri concetti? La scienza ha cercato e sta cercando di dare una risposta, sia pure indiretta al quesito dell’identità della prima coppia umana. Si sono formulate due teorie che tuttora si contrappongono. Quella che in questo momento sembra in vantaggio nell’opinione degli scienziati è il poligenismo, che si oppone al monogenismo. Il monogenismo ipotizza che a avviare il nostro genere umano sia stata una coppia, mentre il poligenismo propone la provenienza detta «a cespugli», ovvero diverse…
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I protagonisti della Bibbia – 11. Mosè
«L’estratto dall’acqua» che guidò Israele verso la Terra Promessa Si tratta di uno dei personaggi più importanti nell’Antico Testamento, venerato da ebrei, cristiani, islamici, ma anche dal bahaismo e dal rastafaraniesimo, e da altre religioni. Il nome di Mosè (משֶׁה) collega la sua radice semantica a «estrarre dall’acqua» e fa ovviamente riferimento al suo salvataggio da parte della figlia del Faraone, riferito dal brano biblico. Il nome potrebbe però anche avere l’origine egiziana di Moses che indica «fanciullo», «figlio», «discendente», senza citare il nomne del padre, ritenuto sconosciuto al momento del ritrovamento. In realtà abbiamo dei riferimenti ai genitori di Mosè, nelle persone di Amran e della moglie Iochèbed (detta…
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«L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa»
Il documento della Commissione Biblica presentato da Ratzinger a Giovanni Paolo II Il 15 aprile 1993 la Pontificia Commissione Biblica presentò a Papa Giovanni Paolo II il documento «L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa». Nella prefazione, a firma dell’allora Cardinale Joseph Ratzinger, oltre a spiegare i motivi e la necessità di un continuo aggiornamento dovuto al progredire degli studi e delle scoperte, che rendono più accessibile l’avvicinamento alla Verità, scopo della Teologia, il futuro Papa Benedetto XVI riscosse il consenso del suo amico e predecessore Karol Wojtyla, esordendo con due citazioni tratte dalla Seconda Lettera di Pietro. La prima recita così: « … nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione»…
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I protagonisti della Bibbia. 10 – Sansone
La forza nei capelli: cosa è scritto sul più dotato dei Giudici di Israele Uno dei personaggi della Bibbia che è stato «sfruttato» da cinema e televisione, fino ad essere assurto nell’immaginario popolare in modo alquanto diverso di come il Libro dei Giudici lo descrive, è certamente Sansone. Negli anni Cinquanta e Sessanta proliferarono film di cassetta che indicavano Sansone come un super-eroe spesso in combattimento con Ercole o con Maciste. Questa confusione ha allontanato la figura del personaggio dal significato originario e dal contesto in cui lo si trova nelle Sacre Scritture. Nella Bibbia, e precisamente nel Libro dei Giudici, Sansone ci viene presentato come il più dotato da…
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«Dio pose la tenda» testimonia la volontà di abitare con l’uomo
La mano tesa della Trinità «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). Si tratta di uno dei versetti più suggestivi e importanti, non solo del Corpus Giovanneo, ma di tutta la Bibbia. Nell’originale in greco del Vangelo di Giovanni questa frase viene espressa con “Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο καὶ ἐσκήνωσεν ἐν ἡμῖν», ovvero “E il Logos divenne carne e pose la tenda fra noi”. Il richiamo è immediato, per un ebreo, alla vicenda in Esodo, in cui Dio abitava la Tenda del Convegno, e manifestava la sua presenza con una nube che calava su essa. Per un popolo nomade «porre la…
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Ebraico: «Shalom», l’augurio di ritorno all’Eden
Il saluto tipico degli Ebrei non è un semplice «ciao» Solitamente incontrando un amico ebreo o comunque un professante la religione ebraica, il saluto ricorrente è «Shalom» (שלום). La radice di questo termine formata dalle consonanti Shin (ש), Lamed (ל) e Mem (ם), esprime completezza, perfezione, pace, salute. Come sappiamo l’ebraico si legge e scrive da destra verso sinistra, per cui la prima lettera è Shin, che simboleggia il fuoco (esh, אֵשׁ), mentre la Mem rappresenta l’acqua (mayim, מיים). A unire questi due elementi fondamentali e estremi c’è Lamed (lettera L, ma che significa letteralmente «imparare»). Imparare a governare e armonizzare acqua e fuoco vuol dire tornare ad uno stato…